mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk sac longchamp saint francois longchamp sacs longchamp sac longchamp pliage longchamp pas cher Babyliss Pro Perfect Curl babyliss curl secret babyliss perfect curl babyliss babyliss pro

Cinema: “Per amore di una donna”

 PADUD_Poster_Data_Low

                                                  Per amore di una donna

di Antonella D’Ambrosio


 È in sala dal 29 maggio con Fandango “Per amore di una donna” una bella storia, tratta dal romanzo di Meir Shalev, uno dei massimi esponenti della letteratura israeliana del ‘900 e raccontata in modo accattivante. Vincitore del premio per il miglior film del concorso “Per il Cinema Italiano” del Bif&st 2025, cioè il Festival di Bari diretto da Oscar Iarussi, il film di Guido Chiesa ha avuto una gestazione travagliata: dovevano trovare, insieme alla sceneggiatrice Nicoletta Micheli, un modo di far funzionare la storia e ci sono riusciti perfettamente dando spazio a un personaggio minore che è diventato, invece, il-la protagonista incarnata dall’ottima attrice Mili Avital. Questa la sinossi, il film dura quasi due ore che scorrono piacevolmente: Siamo negli anni ’70. Esther, una quarantenne americana senza alcun legame con la terra dove è nata e una vita senza centro, alla morte della madre riceve una lettera: deve trovare una donna vissuta negli anni ’30 in Palestina – all’epoca sotto mandato britannico – che nasconde un segreto sulla sua vita. Arrivata in Israele, Esther è aiutata nella sua ricerca da Zayde, un professore dal passato interessante. Si fa un salto indietro agli anni ’30: in un villaggio di coloni, il contadino Moshe, rimasto vedovo con due bambini, chiama a dargli una mano una giovane donna, Yehudit, che sconvolge la sua vita e quella di altri due uomini, il sognatore Yaakov e il commerciante Globerman. Intrecciando i fili che legano passato e presente, Esther e Zayde scopriranno una sorprendente verità sulle proprie vite.

Foto di Manlio Ajovalasit

Foto di Manlio Ajovalasit

 Così ne parla il regista: “…in questa storia abbiamo rintracciato qualcosa in grado di interrogarci profondamente, perché, come tutte le grandi storie, tocca temi universali. Temi che ci hanno permesso di intraprendere un viaggio incontro alle diverse facce dell’amore. Mostrando quanto sia doloroso, e allo stesso tempo fondamentale, scoprire la verità della propria storia. E alla fine, Esther e Zayde, dopo aver ripercorso lo stesso cammino di amore, morte e rinascita dei loro antenati, comprendono l’importanza di entrare nella vita con empatia, con tutte le sue cadute e i suoi drammi”. Veniamo a sapere dalle sue parole che è un progetto a cui, addirittura circa 20 anni fa, erano molto interessati Gabriele Salvatores e il produttore Maurizio Totti della Colorado. In quegli anni, furono realizzate varie versioni della sceneggiatura, con diversi autori, che si basavano esclusivamente sul libro, adottando quella sorta di realismo magico, sulla falsariga di Bulgakov, Gogol o Marquez: nessuna di queste versioni riuscì a diventare un film. Nel romanzo di Shalev tutta la storia è raccontata da un punto di vista maschile, quello di Zayde, il figlio con tre padri. Lui conosce già tutta la vicenda e il romanzo gli svela come essa vada letta nell’ottica di un destino tragico, e se vogliamo incomprensibile, da cui gli esseri umani non possono sfuggire. Allora Guido Chiesa e Nicoletta Micheli hanno incominciato ad analizzare a fondo la storia alla ricerca di una diversa prospettiva, che raccontasse i medesimi fatti ma in luce diversa. Dopo aver trovato un particolare che Shalev menziona appena “Yehudit, la donna che aveva scatenato il desiderio dei tre padri, aveva avuto una bambina, che le era stata portata via in maniera violenta dal marito” riescono a costruire una sceneggiatura che tiene desta l’attenzione del pubblico.

Foto di Vincenzo Aluia

Foto di Vincenzo Aluia

 Le riprese sono avvenute principalmente in Sicilia, perché dopo vari sopralluoghi in Israele, hanno constatato sia che i costi erano troppo elevati sia che non esisteva più niente di quel mondo raccontato nel libro. Il Paese in meno di cento anni era diventato ultramoderno. Sono così andati a girare in un villaggio della riforma agraria, costruito negli anni ’50 nel comune di Monreale, tra Alcamo e Gibellina. Un villaggio architettonicamente molto simile a quello delle comunità rurali costruite in Palestina nei primi anni del secolo scorso. E hanno poi girato a Palermo una parte degli interni e in seguito alcune sequenze in Israele in luoghi non reperibili in Italia, come Gerusalemme il deserto o l’università. Le riprese sono terminate a gennaio del 2023, ma dopo il pogrom del 7 ottobre e la situazione che si è successivamente creata nella Striscia di Gaza, nessuno voleva il film per evitare polemiche e controversie a causa dell’ambientazione in Israele, anche se la storia non ha nulla a che fare con il conflitto arabo israeliano. Avrebbero voluto girare in yiddish, una sorta di ebraico misto a tedesco e altro, che era diventato  l’idioma comune dei coloni, i quali non conoscevano l’ebraico classico e parlavano tutti lingue diverse. Alla fine, hanno scelto di girare in inglese perché per gli attori era l’unica lingua comune praticabile, conservando però la prerogativa che tutti lo parlassero con il proprio accento di provenienza. Per questo il film, nella sua edizione originale, ha una profondità espressiva che si perde con il doppiaggio (che oltretutto snatura il rapporto voce/corpo che è essenziale nel lavoro di un attore). L’unico che nella versione doppiata parla sempre con la sua voce è l’italiano Vincenzo Nemolato. È assolutamente necessario che questo accattivante film circoli solo in lingua originale

registaGuidoChiesaregistaGuidoChiesa

1 Commentoa“Cinema: “Per amore di una donna””

  1. Una trama che si avvolge come un gomitolo . Una recensione accattivante!

Inserire un commento

L'indirizo di email non verrà pubblicato.




WordPress SEO fine-tune by Meta SEO Pack from Poradnik Webmastera