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CONCERTO PER VIOLINO E PIANOFORTE

  

DAI CLASSICI AI ROMANTICI.jkj

«Noi che traffichiamo con l’eterno dell’arte e del pensiero non possiamo credere mai di salvarci da soli, noi ci possiamo salvare solo insieme. E che voi riusciate a stare insieme è già l’inizio». Queste le parole espresse dal prof. Gareffi in apertura del V Convegno Interdisciplinare dei dottorandi tenutosi nel 2013 all’Università di Tor Vergata, parole che mi colpirono molto e che mi fecero subito riflettere. È evidente che la bellezza artistica e la manifestazione del pensiero vadano costantemente ricercate e questo richiede impegno e dedizione. Ma è altresì evidente che le energie fisiche, intellettuali ed emotive messe in campo nello studio e nella ricerca producono i migliori risultati in contesti individuali e solitari, capaci di favorire la concentrazione, la riflessione, l’immaginazione e la creatività. Da qui la domanda che spesso mi sono posto in questi ultimi anni: come conciliare l’esigenza dello studioso alla solitudine con la necessità espressa dal professore dello stare insieme? Suonare in pubblico o diffondere tra gli interessati un proprio scritto musicologico poteva essere un modo per condividere con gli altri il risultato dei miei studi. Ben presto, però, mi accorsi che vi era un’altra soluzione possibile: fare musica insieme agli altri. Fino ad allora, infatti, dovendo conciliare il pianoforte prima con gli studi universitari, poi con i corsi abilitanti l’insegnamento e infine con gli impegni lavorativi, avevo scelto di dedicarmi, per evidenti ragioni di tempo, esclusivamente al repertorio solistico e solo saltuariamente avevo fatto qualche esperienza come accompagnatore di cantanti. Sentivo quindi la necessità di colmare questa lacuna e di dedicarmi anche alla musica d’insieme, ma con la poca pratica e le limitate conoscenze in tale ambito credevo che avrei avuto difficoltà a trovare persone disposte a suonare con me.

Il provvidenziale incontro con il violinista Manfred Croci, interprete raffinato con una vasta esperienza sia in varie formazioni da camera e orchestrali che in direzione d’orchestra, ha rappresentato per me una grande occasione di maturazione e di crescita, sia a livello umano che musicale. Nell’arco di alcuni mesi abbiamo approntato un programma comprendente musiche di autori classici e romantici, che volentieri presentiamo in questa serata. La Sonata in sib maggiore K. 454 di Mozart fu composta il 21 aprile 1784 per la violinista mantovana Regina Strinasacchi, di passaggio a Vienna durante una sua tournée. In tale occasione ella eseguì in concerto questa sonata accompagnata al pianoforte dallo stesso Mozart. La bellezza dei temi, l’articolazione degli sviluppi e l’originalità della scrittura fanno di questa composizione uno dei capolavori del genio salisburghese. La Sonata in sol maggiore op. 30 n. 3 di Beethoven risale al 1802 e venne dedicata allo zar Alessandro I di Russia. Delle 10 sonate beethoveniane per violino e pianoforte, questa è la numero 8: il primo e terzo movimento hanno un carattere incisivo e brillante, mentre il tempo centrale, assai tenero e grazioso, è caratterizzato da una distesa cantabilità. La Sonatina in re maggiore op. 137 n. 1 di Schubert è del 1816: nella sua brevità si evidenzia la grande abilità nello sfruttare le risorse timbriche ed espressive degli strumenti, a tal punto che ciascun movimento appare come una preziosa miniatura musicale. Pur rispettando i canoni della forma sonata, un entusiastico fervore tipicamente romantico pervade il primo e il terzo tempo della Sonata in fa maggiore op. 8, composta dal norvegese Grieg nel 1865, mentre nel  movimento centrale riecheggiano suggestioni proprie del folclore musicale di quella nazione.

Violino: MANFRED CROCI Pianoforte: ANDREA PANFILI

Sabato 2 aprile 2016 h. 18,30 Chiesa Evangelica Battista Via del Teatro Valle, 27

E IN REPLICA Sabato 9 aprile 2016 h. 20,30 Cripta della chiesa di S. Lucia del Gonfalone entrata in via dei Banchi Vecchi, 12

INGRESSO LIBERO

 

 MANFRED CROCI si diploma in Violino presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma sotto la guida di A. Fiorentini, in Musica d’insieme presso l’Accademia di Santa Cecilia con F. Ayo ed ha conseguito la laurea di concertista presso la Hochschule für Musik di Würzburg in Germania. Si è inoltre perfezionato con S. Ghirshenko, A. Vinnitsky e V. Tretjakov. Come solista si è esibito con: Roma3orchestra, Camerata Würzburg e Orchestra Filarmonica Salernitana, come camerista con il quartetto “Rimsky”, il “Sestetto di Roma” e il “Polimnia Ensemble” in diverse città europee. Suona in duo con P. Egorov. Ha partecipato a Festivals internazionali. È stato violinista di Spalla presso l’Orchestra Sinfonica di Roma. Ha collaborato per 5 anni con l’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, con l’Opera di Roma, con l’orchestra Sinfonica Abruzzese, Roma3orchestra, Camerata Würzburg ecc.. È direttore artistico dell’orchestra “RomÆnsemble” e del Festival “International Zagarolo Music Campus”. Da Cesare Croci, suo padre, fu avviato alla direzione d’orchestra. Attualmente si perfeziona alla scuola di I. Musin con E. Nicotra. Come direttore si è già esibito con l’Orchestra Sinfonica Italiana e l’Orchestra Sinfonica di Roma. Per S. Ghirshenko ha lavorato come assistente nei corsi di violino a Roma, ha svolto seminari di violino e laboratorio orchestrale presso l’Università Roma3. Ha inciso e curato un’edizione per le musiche di G. Sgambati per violino e pianoforte.

 ANDREA PANFILI si diploma in Pianoforte sotto la guida di Vittorio Venturi, perfezionandosi in seguito con Sergio Cafaro e Carlo Bruno. Nel 2002 si laurea con Lode in Storia della Musica presso l’Università “La Sapienza” e, nel 2007, consegue con Lode il Diploma Accademico di II livello in Didattica strumentale al Conservatorio “L. Refice” di Frosinone. Svolge attività di musicista e musicologo. Docente nella scuola media, nel 2015 ha conseguito con Lode il Dottorato in Italianistica indirizzo Storia, Scienze e Tecniche della Musica presso L’Università di Roma “Tor Vergata” con la tesi “Pietro Pantanella e l’arte organaria a Roma nel XIX secolo”, recentemente pubblicata come XXXV volume della collana di Arte Organaria a cura dell’Associazione “Giuseppe Serassi”. Tra gli altri studi di carattere musicale pubblicati si ricordano: “L’organo di Angelo Morettini nella collegiata della SS. Annunziata in San Ginesio” a cura dell’Associazione Musicale Selìfa (MC), “Gli organi e la musica nella chiesa di S. Lucia del Gonfalone in Roma dal Cinquecento all’Ottocento” per l’Associazione “Giuseppe Serassi”, “L’Organo di Angelo Gaetani nella chiesa di S. Maria Assunta in Capranica Prenestina” per edizioni Articolo Nove (RM) e “Il Settecento tra clavicembalo e pianoforte”, scritto in collaborazione con la prof.ssa Maria Clotilde Sieni per Bagatto libri.

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