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Estate in giardino

Giardini della Filarmonica_concerto_c Max Pucciariello_ridt

Sala Casella, Sala Affreschi e Giardini della Filarmonica Romana

via Flaminia 118, Roma

19 giugno – 3 luglio, 10 luglio 2025

“Il canto delle culture”

 Dall’Alaska al Mare Nostrum , la nuova edizione dei Giardini della Filarmonica, festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana, fra musica e tradizioni dal mondo, in programma dal 19 giugno al 10 luglio, nello spazio verde dei suoi Giardini, un angolo riservato nel cuore di Roma.

 Dal 19 giugno i Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118) tornano ad animare la capitale con il festival estivo I Giardini della Filarmonica .

 Il presidente Paolo Baratta lo scorso anno ha annunciato un impegno più sistematico per la programmazione del festival estivo. In particolare “ anticipai - afferma Baratta - che ci saremmo attivati in colloqui più mirati con le rappresentanze dei paesi presenti a Roma (ambasciate, istituti di cultura, ecc.) per meglio valorizzare il contributo che queste istituzioni già offrivano nelle edizioni del passato a un festival che si voleva confermare come luogo di incontro internazionale. Questo allo scopo anche di contribuire a far conoscere quanto queste istituzioni già fanno, e incoraggiare quello che possono fare per arricchire la vita musicale a Roma ”. Oltre a una riunione collegiale convocata in autunno, Baratta ricorda come ci siano stati numerosi incontri e colloqui del direttore artistico Domenico Turi con la responsabilità di istituzioni quelle. “ Abbiamo avuto modo di confrontarci nel corso dell’anno con numerose istituzioni che già in passato hanno preso parte al nostro appuntamento estivo e con altre che abbiamo sperimentato assai interessato ad iniziare questa collaborazione - conferma il direttore artistico -. A seguito di questi colloqui siamo stati in grado di compiere un primo passo importante verso una maggior sistematicità nella programmazione. Questo ci ha permesso di dare forma unitaria al programma che vuol essere una riflessione e al tempo una celebrazione dell’importanza del dialogo tra le culture, svolto nel rispetto e nell’approfondimento della loro specificità. Offriamo un Giardino, spazio che sembra ideale per il fiorire di contributi che la generosità degli artisti ci offrirà e quasi metafora di un ‘luogo’ delle diverse fioriture ”.

 Non a caso, dunque, quest’anno il Festival ha titolo “Il canto delle culture  . Dall’Alaska al Mare Nostrum , la musica risuonerà con i ritmi ei suoni dal Giappone, Armenia, Georgia, Germania, Iran, Stati Uniti, Austria, Polonia, Argentina, Messico e Colombia. Adrla accoglie uno spazio verde e silenzioso nel cuore di Roma, alle pendici di Villa Borghese ea pochi passi da piazza del Popolo.

 L’INAUGURAZIONE: geografia sonora dall’Alaska

 L’apertura sarà giovedì 19 giugno (ore 21) con l’esecuzione di Inuksuit (2009) del compositore statunitense John Luter Adams , affidata all’ensemble italiano Blow Up Percussion a sua volta affiancato da giovani percussionisti del Conservatorio di Latina. L’opera di Adams, concepita appositamente per essere eseguita all’aperto, si ispira al mondo naturale e ai paesaggi sonori che il compositore ha sperimentato in Alaska, dove ha vissuto per quasi quarant’anni. Una sorta di “geografia sonora” tra ambiente e immaginazione. “Inuksuit” sono gli ‘ometti’, ovvero le sentinelle di pietra costruite nel corso dei secoli dagli Inuit nelle distese battute dal vento dell’Artico. “Quest’opera – racconta lo stesso compositore – è ossessionata dalla visione dello scioglimento dei ghiacciai polari, dell’innalzamento dei mari e di ciò che potrebbe rimanere della presenza dell’umanità dopo che le acque si saranno ritirate”. Un numero variabile di percussionisti (dai 9 ai 99 come si legge in partitura) è libero di muoversi in un’ampia area aperta, e così anche gli ascoltatori, trasformando uno spazio apparentemente vuoto in un luogo pienamente vissuto.

 MUSICA E TRADIZIONI DALL’EUROPA E DAL MONDO

 Germania, Italia e Giappone si incontrano nel concerto del 20 giugno (Giardini, ore 21.30) dedicato alla percussionista e compositrice giapponese Malika Kishino , borsista presso l’Accademia Tedesca Villa Massimo a Roma, con il Blow Up Percussion e il percussionista francese Théo Guimbard in un programma di sue musiche e di Yoshihisa Taira. Lo stesso giorno il concerto BachBjörk con NEMA, giovane ensemble strumentale partenopeo, spazia fra la musica di Bach, Björk e compositori d’oggi (Sala Casella, ore 20).

  Originale il 21 giugno l’incontro fra sei musicisti per un omaggio alle musiche tradizionali mediterranee (Giardini, ore 21.30): il clarinettista e sassofonista Gabriele Coen si affianca al tunisino Ziad Trabelsi con il suo oud , strumento fra i più popolari della musica araba, a cui si aggiungono le voci di Nando Citarella , tra i maggiori studiosi del repertorio popolare del sud Italia, le chitarre di Emanuele Bultrini , le percussioni arabe di Simone Pulvano e la voce di Barbara Eramo . La giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con il recital della pianista viennese Mitra Kotte , classe 1995, selezionata per il programma 2025-26 “The New Austrian Sound of Music”.

 Il 22 giugno torna il Germano Mazzocchetti Ensemble (Giardini, ore 21.30) con un concerto fra sonorità popolari, mediterranee e nuovi lavori del compositore e fisarmonicista abruzzese che si lascia ispirare dai racconti e dalle tradizioni della sua terra di origine. Apertura di giornata con il pianista polacco Piotr Sałajczyk (Sala Casella, ore 20), apprezzato interprete del repertorio poco noto o dimenticato del romanticismo polacco.

 Il 24 giugno la raffinatezza della musica francese di primo Novecento verrà raccontata e suonata dal pianista Luca Ciammarughi nel concerto dedicato alla scrittura pianistica di Erik Satie (Sala Casella, ore 20). Nei Giardini (ore 21.30) un racconto in suoni fra Argentina e Italia, che accosta due giganti della musica: Astor Piazzolla ed Ennio Morricone , compositori che hanno segnato la storia della musica del XX secolo: Piazzolla rivoluzionando il tango, Morricone la musica per film. Al bandoneón Gabriela Galí , violoncello Daria Rossi Poisa , flauto Maurizio Ziomi .

 Un viaggio a sei corde nell’Europa dall’Ottocento ad oggi il 25 giugno con la chitarra di Aurora Orsini (Sala Casella, ore 20) che spazia fra il repertorio classico spagnolo fino a una novità in prima assoluta di Paolo Catenaccio. Nei Giardini (ore 21.30) il progetto Swing Opera di Accordi Disaccordi , trio di sperimentatori del genere gipsy jazz ( Alessandro Di Virgilio e Dario Berlucchi chitarre, Dario Scopesi contrabbasso), che si unisce alla cantante lirica mezzosoprano Chiara Osella , fra arie d’opera dal ritmo travolgente dello swing.

 Ricca come sempre la giornata dedicata alla cultura iraniana il 26 giugno fra tradizione e modernità spaziando nell’arte e nella musica: apertura alle 18.30 con la mostra di calligrafia Whispering ink di Ghazaleh Monshizadeh cui seguono due concerti. Il primo (Sala Casella, ore 20) affianca la pianista italo-tedesca Marlene Fuochi alla cantante di Teheran Sahbā Khalili Amiri in un dialogo fra la musica iraniana contemporanea e quella di Maurice Ravel. Segue nei Giardini (ore 21.30) The Poet with a Gun protagonisti la Dobareh Band – Khatere Hakimi chitarra e voce, ed Ehsan Goodarzi performance e voce – e il clarinettista Rouzbeh Esfandarmaz in un mix fra musica folkloristica iraniana ed elettronica.

 Omaggio, nel giorno del suo settantesimo compleanno, il 27 giugno, a Matteo D’Amico , compositore romano, legato alla Filarmonica di cui è stato direttore artistico e ora ne è vicepresidente. In un anno che lo vede impegnato in nuove importanti commissioni, concerti e registrazioni, la Filarmonica lo festeggia con la presentazione del suo nuovo CD Le creature di Ade e un concerto di sue musiche in prima assoluta: con il mezzosoprano Chiara Osella , Greta Lobefaro al pianoforte e l’intervento di Carlo Boccadoro . Segue il concerto nei Giardini (ore 21.30) sulle musiche tradizionali del Caribe colombiano con il gruppo multiculturale Ancestros diretto da Carlos Alberto Martínez Cantillo .

 Agli amatori in musica , appassionati e virtuosi “dilettanti”, che ricorda l’origine della Filarmonica nel 1821, è dedicata l’intera giornata del 28 giugno con i concerti in Sala Casella e nei Giardini dell’Orchestra Classica della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretta da Massimo Munari , e l’ Orchestra Arios guidata da Antonio Viri .

 Il 30 giugno la flautista armena Veronika Kizanishvili , con la pianista Oh Yunwoo , esplora autori contemporanei armeni e georgiani nel concerto in Sala Casella (ore 20). Tornano poi, attesissimi, i Munedaiko (Giardini, ore 21.30), gruppo formato dai tre fratelli Mugen , Naomitsu e Tokinari Yahiro , che tramanda la pratica millenaria del Taiko , i tradizionali tamburi giapponesi, dal suono potente e ancestrale.

 Prima della tempesta , il 1° luglio, nei Giardini (ore 21.30) racconta di uno spaccato umano e poetico sugli artisti dell’Italia del dopoguerra, attraverso i materiali di lavoro per La Tempesta di Shakespeare di due giganti del teatro del ’900: Strehler e lo scenografo Luciano Damiani. Sul palco l’attrice Antonella Civale , che cura la drammaturgia insieme al regista Marco Carniti. Lo spettacolo viene preceduto in Sala Casella (ore 20) dalla presentazione del libro di Valerio Vicari Richard Wagner, il cane e il pappagallo uno sguardo sulla complessa personalità e sul coraggioso spirito del compositore tedesco. Ne parla con l’autore Emanuele Franceschetti , con gli interventi musicali del pianista Francesco Tenisci che di Wagner farà ascoltare alcuni estratti di opere, trascritti da Liszt .

 Doppio viaggio “andata e ritorno” Usa-Italia per il 2 luglio: la giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con Essentia , il progetto multimediale con proiezioni video, elaborazioni del suono e danza, che coinvolge università americane ed europee e l’Università di Tor Vergata. Alle 21.30 nei Giardini lo spettacolo Em, ovvero Emanuel Carnevali va in America , un ritratto sul poeta italiano emigrato nei primi del Novecento negli Stati Uniti, che lasciò un piccolo ma significativo segno nella letteratura americana del Novecento. Lo raccontano le musiche degli Acustimantico , con la voce storica del gruppo Raffaella Misiti , e la narrazione di Ilaria Drago .

 Il 3 luglio i Tabasco Shot portano nei Giardini (ore 21.30) i colori e il calore del folklore e della musica messicana rivisitata in chiave pop, un mix di musica rock e cultura Mariachi, Nortena, Ranchera, Chicana e Tejana, di origine o di forte ispirazione messicana. Al gruppo si unisce la cantautrice messicana Fabiola Osorio .

 Arriva infine dalla Colombia la Colombian Latin Jazz , formazione stabile del Conservatorio del Tolima, composta da insegnanti e studenti, per un concerto nei Giardini il 10 luglio (ore 21) che chiude l’edizione 2025 del festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana. L’ensemble propone il repertorio della grande tradizione popolare colombiana, riletto attraverso il linguaggio dell’improvvisazione jazzistica.

 LA CUCINA

Chi vorrà ristorarsi nei Giardini, potrà gustare i piatti tipici della cucina siriana preparati ogni giorno da HummusTown, progetto nato a Roma per far conoscere la tradizione culinaria della Siria, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella società e dando loro una opportunità lavorativa. Accanto ad HummusTown la scelta verrà ampliata con altre proposte, che permetteranno di assaporare sapori e tradizioni da altre parti del mondo.

 I Giardini della Filarmonica 2025 sono realizzati in collaborazione con: Ambasciata della Repubblica Argentina presso la Repubblica Italiana, Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, Ambasciata di Colombia a Roma, Ambasciata del Messico in Italia, Forum Austriaco di Cultura, Istituto di Cultura Giapponese, Accademia Tedesca di Villa Massimo, Istituto Polacco di Roma, Università di Tor Vergata, University California -Irvine, Temple University Philadelphia, New York Composers Circle, International Arts Educators Forum, Conservatorio di Musica “O.Respighi” di Latina, Associazione Fabrica

Biglietti : da 12,50 a 23 euro (comprensivo di prevendita). Acquisto on line filarmonicaromana.org . La mostra in sala Affreschi è a ingresso libero.

Infofilarmonicaromana.org  tel. 342 9550100 , promozione@filarmonicaromana.org

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La presente email proviene dall’Accademia Filarmonica Romana e le informazioni in essa contenute ei relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone fisiche o giuridiche in essa citate. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 cp che ai sensi del D.Lgs. N. 196/2003 così come modificato dal D.Lgs 101/2018. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, siete pregati di distruggerlo e di informarci immediatamente per telefono o rispondendo direttamente a questa mail.

 

 

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Sala Casella, Sala Affreschi e Giardini della Filarmonica Romana

via Flaminia 118, Roma

19 giugno – 3 luglio, 10 luglio 2025

COMUNICATO STAMPA

“Il canto delle culture”

Dall’Alaska al Mare Nostrum , la nuova edizione dei Giardini della Filarmonica, festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana,

fra musica e tradizioni dal mondo, in programma

dal 19 giugno al 10 luglio, nello spazio verde dei suoi Giardini,

un angolo riservato nel cuore di Roma.

 

Dal 19 giugno i Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118) tornano ad animare la capitale con il festival estivo I Giardini della Filarmonica .

 

Il presidente Paolo Baratta lo scorso anno ha annunciato un impegno più sistematico per la programmazione del festival estivo. In particolare “ anticipai - afferma Baratta - che ci saremmo attivati in colloqui più mirati con le rappresentanze dei paesi presenti a Roma (ambasciate, istituti di cultura, ecc.) per meglio valorizzare il contributo che queste istituzioni già offrivano nelle edizioni del passato a un festival che si voleva confermare come luogo di incontro internazionale. Questo allo scopo anche di contribuire a far conoscere quanto queste istituzioni già fanno, e incoraggiare quello che possono fare per arricchire la vita musicale a Roma ”. Oltre a una riunione collegiale convocata in autunno, Baratta ricorda come ci siano stati numerosi incontri e colloqui del direttore artistico Domenico Turi con la responsabilità di istituzioni quelle. “ Abbiamo avuto modo di confrontarci nel corso dell’anno con numerose istituzioni che già in passato hanno preso parte al nostro appuntamento estivo e con altre che abbiamo sperimentato assai interessato ad iniziare questa collaborazione - conferma il direttore artistico -. A seguito di questi colloqui siamo stati in grado di compiere un primo passo importante verso una maggior sistematicità nella programmazione. Questo ci ha permesso di dare forma unitaria al programma che vuol essere una riflessione e al tempo una celebrazione dell’importanza del dialogo tra le culture, svolto nel rispetto e nell’approfondimento della loro specificità. Offriamo un Giardino, spazio che sembra ideale per il fiorire di contributi che la generosità degli artisti ci offrirà e quasi metafora di un ‘luogo’ delle diverse fioriture ”.

Non a caso, dunque, quest’anno il Festival ha titolo “Il canto delle culture  . Dall’Alaska al Mare Nostrum , la musica risuonerà con i ritmi ei suoni dal Giappone, Armenia, Georgia, Germania, Iran, Stati Uniti, Austria, Polonia, Argentina, Messico e Colombia. Adrla accoglie uno spazio verde e silenzioso nel cuore di Roma, alle pendici di Villa Borghese ea pochi passi da piazza del Popolo.

 

L’INAUGURAZIONE: geografia sonora dall’Alaska

L’apertura sarà giovedì 19 giugno (ore 21) con l’esecuzione di Inuksuit (2009) del compositore statunitense John Luter Adams , affidata all’ensemble italiano Blow Up Percussion a sua volta affiancato da giovani percussionisti del Conservatorio di Latina. L’opera di Adams, concepita appositamente per essere eseguita all’aperto, si ispira al mondo naturale e ai paesaggi sonori che il compositore ha sperimentato in Alaska, dove ha vissuto per quasi quarant’anni. Una sorta di “geografia sonora” tra ambiente e immaginazione. “Inuksuit” sono gli ‘ometti’, ovvero le sentinelle di pietra costruite nel corso dei secoli dagli Inuit nelle distese battute dal vento dell’Artico. “Quest’opera – racconta lo stesso compositore – è ossessionata dalla visione dello scioglimento dei ghiacciai polari, dell’innalzamento dei mari e di ciò che potrebbe rimanere della presenza dell’umanità dopo che le acque si saranno ritirate”. Un numero variabile di percussionisti (dai 9 ai 99 come si legge in partitura) è libero di muoversi in un’ampia area aperta, e così anche gli ascoltatori, trasformando uno spazio apparentemente vuoto in un luogo pienamente vissuto.

 

MUSICA E TRADIZIONI DALL’EUROPA E DAL MONDO

Germania, Italia e Giappone si incontrano nel concerto del 20 giugno (Giardini, ore 21.30) dedicato alla percussionista e compositrice giapponese Malika Kishino , borsista presso l’Accademia Tedesca Villa Massimo a Roma, con il Blow Up Percussion e il percussionista francese Théo Guimbard in un programma di sue musiche e di Yoshihisa Taira. Lo stesso giorno il concerto BachBjörk con NEMA, giovane ensemble strumentale partenopeo, spazia fra la musica di Bach, Björk e compositori d’oggi (Sala Casella, ore 20).

 

Originale il 21 giugno l’incontro fra sei musicisti per un omaggio alle musiche tradizionali mediterranee (Giardini, ore 21.30): il clarinettista e sassofonista Gabriele Coen si affianca al tunisino Ziad Trabelsi con il suo oud , strumento fra i più popolari della musica araba, a cui si aggiungono le voci di Nando Citarella , tra i maggiori studiosi del repertorio popolare del sud Italia, le chitarre di Emanuele Bultrini , le percussioni arabe di Simone Pulvano e la voce di Barbara Eramo . La giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con il recital della pianista viennese Mitra Kotte , classe 1995, selezionata per il programma 2025-26 “The New Austrian Sound of Music”.

 

Il 22 giugno torna il Germano Mazzocchetti Ensemble (Giardini, ore 21.30) con un concerto fra sonorità popolari, mediterranee e nuovi lavori del compositore e fisarmonicista

abruzzese che si lascia ispirare dai racconti e dalle tradizioni della sua terra di origine. Apertura di giornata con il pianista polacco Piotr Sałajczyk (Sala Casella, ore 20), apprezzato interprete del repertorio poco noto o dimenticato del romanticismo polacco.

 

Il 24 giugno la raffinatezza della musica francese di primo Novecento verrà raccontata e suonata dal pianista Luca Ciammarughi nel concerto dedicato alla scrittura pianistica di Erik Satie (Sala Casella, ore 20). Nei Giardini (ore 21.30) un racconto in suoni fra Argentina e Italia, che accosta due giganti della musica: Astor Piazzolla ed Ennio Morricone , compositori che hanno segnato la storia della musica del XX secolo: Piazzolla rivoluzionando il tango, Morricone la musica per film. Al bandoneón Gabriela Galí , violoncello Daria Rossi Poisa , flauto Maurizio Ziomi .

 

Un viaggio a sei corde nell’Europa dall’Ottocento ad oggi il 25 giugno con la chitarra di Aurora Orsini (Sala Casella, ore 20) che spazia fra il repertorio classico spagnolo fino a una novità in prima assoluta di Paolo Catenaccio. Nei Giardini (ore 21.30) il progetto Swing Opera di Accordi Disaccordi , trio di sperimentatori del genere gipsy jazz ( Alessandro Di Virgilio e Dario Berlucchi chitarre, Dario Scopesi contrabbasso), che si unisce alla cantante lirica mezzosoprano Chiara Osella , fra arie d’opera dal ritmo travolgente dello swing.

 

Ricca come sempre la giornata dedicata alla cultura iraniana il 26 giugno fra tradizione e modernità spaziando nell’arte e nella musica: apertura alle 18.30 con la mostra di calligrafia Whispering ink di Ghazaleh Monshizadeh cui seguono due concerti. Il primo (Sala Casella, ore 20) affianca la pianista italo-tedesca Marlene Fuochi alla cantante di Teheran Sahbā Khalili Amiri in un dialogo fra la musica iraniana contemporanea e quella di Maurice Ravel. Segue nei Giardini (ore 21.30) The Poet with a Gun protagonisti la Dobareh Band – Khatere Hakimi chitarra e voce, ed Ehsan Goodarzi performance e voce – e il clarinettista Rouzbeh Esfandarmaz in un mix fra musica folkloristica iraniana ed elettronica.

 

Omaggio, nel giorno del suo settantesimo compleanno, il 27 giugno, a Matteo D’Amico , compositore romano, legato alla Filarmonica di cui è stato direttore artistico e ora ne è vicepresidente. In un anno che lo vede impegnato in nuove importanti commissioni, concerti e registrazioni, la Filarmonica lo festeggia con la presentazione del suo nuovo CD Le creature di Ade e un concerto di sue musiche in prima assoluta: con il mezzosoprano Chiara Osella , Greta Lobefaro al pianoforte e l’intervento di Carlo Boccadoro . Segue il concerto nei Giardini (ore 21.30) sulle musiche tradizionali del Caribe colombiano con il gruppo multiculturale Ancestros diretto da Carlos Alberto Martínez Cantillo .

 

Agli amatori in musica , appassionati e virtuosi “dilettanti”, che ricorda l’origine della Filarmonica nel 1821, è dedicata l’intera giornata del 28 giugno con i concerti in Sala Casella e nei Giardini dell’Orchestra Classica della Scuola Popolare di Musica di Testaccio diretta da Massimo Munari , e l’ Orchestra Arios guidata da Antonio Viri .

 

Il 30 giugno la flautista armena Veronika Kizanishvili , con la pianista Oh Yunwoo , esplora autori contemporanei armeni e georgiani nel concerto in Sala Casella (ore 20). Tornano poi, attesissimi, i Munedaiko (Giardini, ore 21.30), gruppo formato dai tre fratelli Mugen , Naomitsu e Tokinari Yahiro , che tramanda la pratica millenaria del Taiko , i tradizionali tamburi giapponesi, dal suono potente e ancestrale.

 

Prima della tempesta , il 1° luglio, nei Giardini (ore 21.30) racconta di uno spaccato umano e poetico sugli artisti dell’Italia del dopoguerra, attraverso i materiali di lavoro per La Tempesta di Shakespeare di due giganti del teatro del ’900: Strehler e lo scenografo Luciano Damiani. Sul palco l’attrice Antonella Civale , che cura la drammaturgia insieme al regista Marco Carniti. Lo spettacolo viene preceduto in Sala Casella (ore 20) dalla presentazione del libro di Valerio Vicari Richard Wagner, il cane e il pappagallo uno sguardo sulla complessa personalità e sul coraggioso spirito del compositore tedesco. Ne parla con l’autore Emanuele Franceschetti , con gli interventi musicali del pianista Francesco Tenisci che di Wagner farà ascoltare alcuni estratti di opere, trascritti da Liszt .

 

Doppio viaggio “andata e ritorno” Usa-Italia per il 2 luglio: la giornata si apre in Sala Casella (ore 20) con Essentia , il progetto multimediale con proiezioni video, elaborazioni del suono e danza, che coinvolge università americane ed europee e l’Università di Tor Vergata. Alle 21.30 nei Giardini lo spettacolo Em, ovvero Emanuel Carnevali va in America , un ritratto sul poeta italiano emigrato nei primi del Novecento negli Stati Uniti, che lasciò un piccolo ma significativo segno nella letteratura americana del Novecento. Lo raccontano le musiche degli Acustimantico , con la voce storica del gruppo Raffaella Misiti , e la narrazione di Ilaria Drago .

 

Il 3 luglio i Tabasco Shot portano nei Giardini (ore 21.30) i colori e il calore del folklore e della musica messicana rivisitata in chiave pop, un mix di musica rock e cultura Mariachi, Nortena, Ranchera, Chicana e Tejana, di origine o di forte ispirazione messicana. Al gruppo si unisce la cantautrice messicana Fabiola Osorio .

 

Arriva infine dalla Colombia la Colombian Latin Jazz , formazione stabile del Conservatorio del Tolima, composta da insegnanti e studenti, per un concerto nei Giardini il 10 luglio (ore 21) che chiude l’edizione 2025 del festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana. L’ensemble propone il repertorio della grande tradizione popolare colombiana, riletto attraverso il linguaggio dell’improvvisazione jazzistica.

 

LA CUCINA

Chi vorrà ristorarsi nei Giardini, potrà gustare i piatti tipici della cucina siriana preparati ogni giorno da HummusTown, progetto nato a Roma per far conoscere la tradizione culinaria della Siria, contribuendo all’integrazione di rifugiati nella società e dando loro una opportunità lavorativa. Accanto ad HummusTown la scelta verrà ampliata con altre proposte, che permetteranno di assaporare sapori e tradizioni da altre parti del mondo.

 

I Giardini della Filarmonica 2025 sono realizzati in collaborazione con: Ambasciata della Repubblica Argentina presso la Repubblica Italiana, Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia, Ambasciata di Colombia a Roma, Ambasciata del Messico in Italia, Forum Austriaco di Cultura, Istituto di Cultura Giapponese, Accademia Tedesca di Villa Massimo, Istituto Polacco di Roma, Università di Tor Vergata, University California -Irvine, Temple University Philadelphia, New York Composers Circle, International Arts Educators Forum, Conservatorio di Musica “O.Respighi” di Latina, Associazione Fabrica

 

Biglietti : da 12,50 a 23 euro (comprensivo di prevendita). Acquisto on line filarmonicaromana.org . La mostra in sala Affreschi è a ingresso libero.

Info : filarmonicaromana.org , tel. 342 9550100 , promozione@filarmonicaromana.org

 

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La presente email proviene dall’Accademia Filarmonica Romana e le informazioni in essa contenute ei relativi allegati possono essere riservate e sono, comunque, destinate esclusivamente alle persone fisiche o giuridiche in essa citate. La diffusione, distribuzione e/o copiatura del documento trasmesso da parte di qualsiasi soggetto diverso dal destinatario è proibita, sia ai sensi dell’art. 616 cp che ai sensi del D.Lgs. N. 196/2003 così come modificato dal D.Lgs 101/2018. Se avete ricevuto questo messaggio per errore, siete pregati di distruggerlo e di informarci immediatamente per telefono o rispondendo direttamente a questa mail.

 

 

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