mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk sac longchamp saint francois longchamp sacs longchamp sac longchamp pliage longchamp pas cher Babyliss Pro Perfect Curl babyliss curl secret babyliss perfect curl babyliss babyliss pro

Il Celeste Impero

  “Il principe dei Han assai amava la bellezza”. Così inizia una poesia Tang, introducendo a quello che è stato il periodo aureo della Cina antica, dove la pax politica permetteva una certa stabilità sociale e, di conseguenza, lo sviluppo delle arti e mestieri. Un periodo che comprende due fasi in secoli diversi, dominate da due grandi dinastie, Han (206 a.C.-220 d.C.) e Tang (581 d.C.-907 d.C.) che unificarono il paese, altrimenti diviso in regni spesso in lotta fra loro.

081

Ma, pur nei momenti più difficili, la Cina cresceva come grande impero, collegandosi all’Occidente grazie alla Via della Seta. Interscambi culturali e commerciali non solo con il mondo romano ma anche con quello asiatico, Giappone, Corea, India, e un generale progresso nazionale il cui culmine è nel periodo Tang.  “Tesori della Cina Imperiale – L’età della Rinascita fra gli Han e i Tang”, a Palazzo Venezia, intende proprio documentare questo periodo aureo, con l’esposizione di oltre 100 oggetti provenienti dal Museo Provinciale dello Henan. Sono pezzi di squisita fattura che, oltre a denotare una civiltà raffinata, dànno un’immagine poliedrica della Cina che qui è racchiusa in tre sezioni: “La vita quotidiana”, “Le credenze religiose”, “La porcellana dell’età dell’oro”. E’ un percorso di grande fascino perché, in virtù della bellezza intrinseca agli oggetti in mostra, si prova una sensazione di stupore quale forse ebbe Marco Polo quando, dopo un lungo viaggio, approdò nel lontano Catai, come allora era chiamata la Cina.

16 - Stele scolpita di Gao HailiangNel periodo Han si curò molto l’agricoltura, creando infrastrutture che, oltre a razionalizzare il latifondo, permisero di aumentare il raccolto interno e addirittura esportare prodotti. Ed ecco dei modellini in ceramica di granai, un frantoio pure in ceramica, un pozzo con iscrizione, una porcilaia e latrina, una tegola con ideogrammi, una cucina. Ma non è solo il mondo rurale, dalle tombe e dai siti archeologici sono emerse altre testimonianze della società dell’epoca, dagli edifici di uso civile o militare (un padiglione sull’acqua e una torre di avvistamento a tre piani, entrambi in ceramica smaltata verde) a oggetti di uso quotidiano (un bruciatore con animale mitologico intarsiato) o di puro abbellimento (il cane sdraiato in ceramica rossa, la lastra raffigurante acrobati, l’albero con animali in terracotta smaltata). E il pezzo più pregiato per la sua rarità e che più colpisce l’attenzione proviene da un sepolcro, il corpo del defunto avvolto in scaglie di minerale siliceo, ovvero “Veste in giada cucita con filo d’oro”, davvero sorprendente (fa pensare al Golem o agli automi dei film americani di fantascienza anni ’50).

  Il periodo Tang non è certo da meno in quanto a splendore per una maggiore ricercatezza nelle arti, dalla calligrafia alla pittura su seta e su carta alla poesia. In questa fase storica ci fu molta tolleranza verso le dottrine a carattere sacro come il Taoismo e il Buddismo Mahayana (la Grande Via), ed anche il Confucianesimo che, per la sua struttura gerarchica supportata da una forte componente etica, divenne il credo ufficiale dell’Impero già sotto gli Han (e impregna tuttora la società cinese). E il potere come consacrazione compare nella statuetta in ceramica dipinta del “Re del Cielo”, in atteggiamento minaccioso, mentre più rilassata, avendo raggiunto l’illuminazione, è la testa di Bodhisattva in pietra (notevoli anche, sullo stesso tema, la stele scolpita di Gao Hailiang e la statua di Tian Yanhe, entrambe di dinastie intermedie).

03 - Veste in giada cucita con filo d'oro

  L’umanità nel  suo quotidiano è rappresentata negli oggetti, come la brocca a forma di fenice, e nelle statuette, da quelle di donna a quelle di soldati, funzionari, letterati, fino ai “barbari”, gente di origine non autoctona stabilitasi nel paese (rilevante il barbaro con cammello). Qui i moduli espressivi tendono ad una sorta di realismo plastico che conferisce alla ceramica lavorata una grazia tutta particolare, come si evince dal cavallo con la zampa alzata. E così i reperti ascrivibili ad altre dinastie importanti, quali Sui o Wei Settentrionali, quando si stabilirono contatti col mondo romano, come dimostra la moneta bizantina rinvenuta in una sepoltura, la Via della Seta quale arteria pulsante del Celeste Impero. Ottomila km. solcati dalle carovane che trasportavano merci di ogni tipo e, con esse, circolavano le idee ed iniziava così a formarsi, come già era avvenuto nel Mediterraneo romano, un altro ed importante embrione di quello che sarà il futuro mondo globalizzato.

olori

 “Tesori della Cina Imperiale – L’Età della Rinascita fra gli Han e i Tang” a palazzo Venezia
fino al 28 febbraio 2016. Da martedì a domenica h.10-19.
Per informazioni www.mondomostre.it
www.museopalazzovenezia.beniculturali.it  e  www.tesoridellacinaimperiale.it.

Inserire un commento

L'indirizo di email non verrà pubblicato.




WordPress SEO fine-tune by Meta SEO Pack from Poradnik Webmastera