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Aula Gotica dei S. Quattro Coronati

  Nel 1084 papa Gregorio VII, prigioniero in Castel Sant’Angelo di Enrico IV, che aveva scomunicato (è il periodo della “lotta delle investiture”) e dell’antipapa Clemente III, chiese l’aiuto Christian Louboutin outlet uk dei normanni. Venne liberato ma il prezzo che pagò Roma fu altissimo, perché l’armata condotta da Roberto il Guiscardo, forte di 6000 cavalieri e 30.000 fanti , mise la città a ferro e fuoco. In particolare subirono pesanti devastazioni la zona di Campo Marzio e del Celio e qui ne fa testimonianza la chiesa Louis Vuitton Outlet uk sotterranea di San Clemente. Anche i Santi Quattro, “titulus” del VI secolo, ampliato in epoca carolingia, andò distrutto, poi, gradualmente, assunse il maestoso aspetto di convento fortificato che conserva tuttora. E, con il suo delizioso chiostrino ed i True Blood DVD suoi splendidi cicli di affreschi, divenne una delle tante “mirabilia urbis”. Oggi, alle sue bellezze, se ne aggiunge un’altra, l’Aula Gotica restaurata, prezioso documento della pittura romana del XIII secolo.

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  L’Aula si trova al primo piano del Monastero delle monache agostiniane ed è imponente, a due campate divise da un’arcata ogivale e coperte da volte a crociera, lunga metri 17,30, larga oltre 9 e alta 11,50. I cicli pittorici si estendono su una superficie di 350 mq. ed hanno un profondo significato concettuale, perché  esprimono il profondo teocentrismo della società medioevale. Il tempo dell’uomo è scandito dal tempo di Dio, così ogni riquadro ha una valenza simbolica, dagli affreschi che rappresentano le Arti Liberali (Trivio e Quadrivio) allo Zodiaco, alle figure allegoriche dei Vizi e delle Virtù, con riferimenti all’Antico e Nuovo Testamento, fino al ciclo dei mesi. E’ quello che più colpisce non solo per la bellezza intrinseca della pittura ma come documento direi antropologico, uno spaccato di arti e mestieri nell’Italia del XIII secolo.

  Il complesso degli affreschi, oltre ad esprimere lo spirito dei tempi, come ho detto,  costituisce anche una sorta di sintesi dell’arte figurativa, sospesa fra suggestioni bizantine (influsso poi superato dalla Scuola Romana: Cavallini, Rusuti, Torriti) e tradizione classica, con aperture ai nuovi moduli stilistici (il gotico, appunto). Qui una volta v’era la residenza cardinalizia (Stefano Conti, nipote di Innocenzo III) e in quest’aula si amministrava la giustizia (Stefano, “vicarius urbis”, era uditore del Tribunale di Curia), come sembra suggerire la figura di Salomone che risalta in seno al ciclo pittorico. Definire il tutto “bello” è un eufemismo, si resta semplicemente abbagliati da tanta profusione di forme e colori, ma soprattutto la simmetria, la ricerca di una sorta di armonia cosmica le cui linee-guida appartengono ad un ordine superiore. Artefice ne è il cosiddetto Terzo Maestro di Anagni che, con le sue maestranze, aveva già lavorato a Subiaco, in quel gioiello che è la cripta del Duomo di Anagni.

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  Il restauro è durato circa dieci anni, interessando soprattutto il descialbo delle pareti, per togliere le varie stratificazioni succedutesi nei secoli. L’operazione, finanziata dal Ministero dei Beni Culturali, è stata condotta da Francesca Matera, e la direzione dei lavori e lo studio storico artistico degli affreschi da Andreina Draghi. Ora, grazie anche all’intervento di Arcus, Società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, che ha sponsorizzato un intervento d’urgenza sul delizioso chiostrino cosmatesco (uno dei luoghi più visitati di Roma) nonché il percorso di accesso all’Aula Gotica (la Porta dei Carri e la Sala delle Pentafore), il complesso monastico dei Santi Quattro è tornato al suo massimo splendore. Un valore aggiunto di Bellezza allo straordinario patrimonio della nostra città: da amare e difendere dall’ingiuria del tempo e degli uomini.

Chiostro

Trattandosi di un luogo di clausura sono previste visite solo su prenotazione nei giorni
17 e 18 giugno e 15 e 16 luglio, gruppi max.20 persone, dalle 8,30 alle 17
(335.495248  e archeocontesti@gmail.com).
Visitare anche www.aulagoticasantiquattrocoronati.it  e www.arcusonline.org

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