mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk sac longchamp saint francois longchamp sacs longchamp sac longchamp pliage longchamp pas cher Babyliss Pro Perfect Curl babyliss curl secret babyliss perfect curl babyliss babyliss pro

Musica nel Pontino

3  E’ nato mezzo secolo fa, quasi in sordina poi, negli anni, ha acquistato una fisionomia sempre più decisa e ora, giunto alla sua 54esina edizione, il Festival Pontino è diventato una realtà imprescindibile del territorio. Per quest’anno sono in programma 23 concerti ospitati in una cornice di grande bellezza, sia di natura che di storia, un’ambientazione che sin dagli inizi ha conferito al Festival un fascino particolare. E’ il suo specifico, quel suo svolgersi fra castelli, abbazie e oasi protette, musica e suggestione dei luoghi, a cominciare dal suo cuore pulsante, il Castello Caetani di Sermoneta (il Festival è promosso dalla Fondazione Roffredo Caetani e dal Campus Internazionale di Musica).
Si inizia, il 28 giugno, nel Castello Caetani, con un omaggio a due grandi musicisti italiani del ‘900, Goffredo Petrassi e Luigi Dallapiccola, proseguendo poi con una serie di serate in tono, per così dire. E cioè, 30 giugno e primo luglio, “Incontri Internazionali di Musica Contemporanea” coordinati da Gabriele Bonomo. Con una tavola rotonda presso la chiesa di S.Michele Arcangelo (al centro il retaggio culturale di due grandi musicologi, Mario Bortolotto e Luigi Pestalozza, e presentazione della rivista “Nuove Musiche”) e, la sera, al Castello, la prima assoluta di “Encore”, pezzo per violino solo di Luis de Pablo (nonché di compositori italiani di nuova generazione: Simone Cardini, Pasquale Corrado, Aureliano Cattaneo. Ma anche il giapponese Misato Mochizuki e il danese Rune Glerup). Da non perdere poi la prima assoluta di “Il n’est pas comme nous! Una fable des tous les temps” di Alessandro Solbiati, ispirato a Cervantes (“El retablo de las maravillas”), con l’Ensemble Atelier de la Touraine-ATMusica e la voce di Mathilde Barthélemy, arguta satira del conformismo.
Ovviamente non manca il repertorio classico e v’è anzi un dialogo con il filone contemporaneo, a dimostrare la continuità della musica. Così, il 4 luglio nel Giardino degli Aranci di Sermoneta, insieme ad Anton De Cabezon, il grande spagnolo autore dei famosi “tientos” per organo, ecco Henry Cowell, Vladislav Zolotarev, Astor Piazzolla, presente anche il 5, nel Castello, con Jean-Baptiste Singelée, Claude Debussy ed altri nell’esecuzione di Odile Catelin Delangle al piano e Claude Delangle al sax. Un preludio alla giornata mista con il Giuliana Soscia Indo Jazz Project,  il 7, nel Castello, dove si incontrano tradizione indiana e linguaggio jazzistico (il comun denominatore dell’improvvisazione presente in entrambi, il jazz come controcanto speculare alla forma del “raga”).  Cambia poi il contesto l’8, nell’Infermeria della splendida abbazia cistercense di Fossanova (il Quartetto Nous con Beethoven, Quagliarini e Mendelssohn) e, il 12,nel chiostro di Sant’Oliva, a Cori, antichissima città latina (il trio Andrea e Riccardo Cellacchi, fagotto e  flauto, e Leone Keith Tuccinardi, piano, fantasie e divertimenti da opere di Verdi, Donizetti, Rossini).
Ancora il Castello il 14, tutto classico, Beethoven, Chopin, Schubert (la sempre struggente “Incompiuta”), più un omaggio a Nino Rota, con l’Orchestra Nazionale dei Licei Musicali Italiani diretta da Francesco Di Peri. Il 15 si torna a Fossanova, “Le Quattro Stagioni” con l’Accademia Barocca di Santa Cecilia, e il 18 un’altra abbazia, Valvisciolo, che ospita nel chiostro l’ottimo fisarmonicista Francesco Gesualdi, con pezzi inediti di Marco Gaietta e Howard Skempton e singolari trascrizioni di Frescobaldi e Gesualdo da Venosa. Ma non poteva mancare il gioiello territoriale, l’Oasi di Ninfa che il 20, nel Parco di Pantanello, vede Giovanni Gnocchi violoncello e David Cooper corno insieme all’Orchestra di Fiati Big Band (i giovani musicisti che frequentano i corsi) impegnati con Richard Strauss e Friedrich Gulda.
Dall’Auditorium della Banca Popolare di Fondi con gli Archi dell’Accademia di S.Cecilia diretti da Luigi Piovano (da Mozart a Morricone) a Fossanova, Mario Caroli flauto e Vincenzo Marrone d’Alberti piano, con musiche della famiglia Bach e moderni (rispettivamente 21 e 22). Torniamo al Castello per una serata musicale nel borgo (23) e il quartetto Werther in Brahms e Schumann, poi di nuovo al Parco di Pantanello il 27 con Alfonso Alberti al piano in un programma molto variegato (da Beethoven a Stefano Bulfon e da Debussy a Harrison Birtwistle). Infine il 28, al Castello, con Fabrizio von Arx violino e Finghin Collins piano, Bach, Brahms, Paganini, Franck, Stravinskij, e il 29 a Fossanova dove il Rest Ensemble conclude il Festival (Schubert, Brahms e Malipiero).
E, naturalmente, come ad ogni edizione del Festival, si svolgeranno i concerti finali degli allievi dei Corsi di perfezionamento organizzati dalla Fondazione Campus Internazionale di Musica. A ai giovani talenti è dedicato il Premio Riccardo Ceracchi, in omaggio a colui il quale fu organizzatore ed animatore del Festival per oltre cinquant’anni.

54° Festival Pontino di Musica, dal 28 giugno al 29 luglio. Per l’elenco completo dei programmi, gli orari e il prezzo dei biglietti www.festivalpontino.it . Per informazioni sui corsi e gli incontri di studio www.campusmusica.it

Inserire un commento

L'indirizo di email non verrà pubblicato.




WordPress SEO fine-tune by Meta SEO Pack from Poradnik Webmastera