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Paese d’ombre

  rtyNel medio Evo spesso il verificarsi di eventi che oggi giudicheremmo un po’ fuori del comune erano dalla fantasia popolare, impregnata di superstizione, considerati come “prodigi” infausti. E di qui, proprio in virtù di quel fondo oscuro dove fermentavano paura ed ignoranza, si cominciava a parlare (o, meglio, a farneticare) di presagi che annunciavano l’imminente fine dei tempi. Ecco, qualcosa di simile l’ho provata nell’anno da poco trascorso, in quel susseguirsi di marciume nel mondo delle istituzioni come nella società civile che, senza soluzione di continuità, hanno impestato il Paese. Eventi davvero infausti il cui comun denominatore era la corruzione, a tutti i livelli, un qualcosa di incancrenito all’interno della società stessa, un morbo endemico difficile se non impossibile da estirpare.

MAFIE E APPALTI,PIGNATONE:INDIVUATA ORGANIZZAZIONE AUTOCTONA E ORIGINALE -FOTO 3

  Lo ricordate bene, uno scandalo dopo l’altro, politici e mafiosi a braccetto, tutti coinvolti in maniera bipartisan, il più pulito c’ha la rogna, come si suol dire, mentre l’Italia andava in malora, sbriciolata per i dissesti idrogeologici dovuti all’incuria ed alla speculazione edilizia. E non parliamo dell’aspetto sociale, disoccupazione in ascesa, giovani disperati o in fuga all’estero, pensionati che per non morire di fame tentano patetiche rapine. In questi casi è previsto il processo per direttissima ma, fortunatamente, ha prevalso il buon senso e, anzi, in taluni casi carabinieri e poliziotti hanno fatto la colletta. I veri ladri sono altrove, più in alto, intoccabili o, se incappano nelle cosiddette maglie della giustizia, grazie ai suoi tempi biblici, scatta la prescrizione. Italia marcia, corrotta e sempre più ignorante, un film monotono che m’ha fatto venire la nausea, rinunciando al consueto commento sociopolitico, in attesa (inutile?) di tempi migliori.

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E’ comunque in atto un cambiamento, lo affermano un po’ tutti, io sono molto scettico ma qualcosa effettivamente si sta muovendo.  Non mi piace Renzi, non mi ha mai convinto e tuttavia bisogna riconoscergli il merito d’aver spiazzato Silvio e tutta la sua banda. Quasi uno sgarbo, perché Mattarella osteggiò fortemente la legge Mammì che apriva la strada a Mediaset (e parlò di ingresso di FI nel PPE come di “incubo irrazionale”), inoltre è una persona che ben conosce il valore della cultura intesa non solo come “conoscenza” ma capacità di dialogare all’interno del corpo sociale. La cultura quale punto di riferimento in un sistema incarognito da falsi valori e proprio di questo abbiamo bisogno per riflettere in questo delicato momento storico vissuto dal nostro paese.

casta

  Considerata la preparazione dei nostri politici (il parlamento rigurgita di decerebrati che fanno a pugni con la sintassi) è già una vittoria e non credo a quelli che parlano di continuità con la DC. I tempi cambiano e penso che Mattarella, grazie alla sua antica formazione  morotea, sappia cogliere i segni del nuovo che, sia pur molto labili, si agitano all’intorno. L’Italia è un paese stremato e non basta il rilancio economico, occorre una vera e propria rivoluzione etica che parta dall’alto e avvolga il paese per intero (quando si parlerà di falso in bilancio? E che senso ha il Senato delle Regioni quando la corruzione si annida proprio qui, per i meccanismi di potere interni ai partiti? E la lista sarebbe molto, ma molto lunga). Di rivoluzione etica parla da tempo anche papa Francesco, ma troppi sono i sordi in questo paese…

La soddisfazione del Cavaliere, ora un nome per il Quirinale

  Mentre Silvio medita e il suo partito si sfalda, Salvini cerca di intercettare eventuali transfughi e, sull’altro lato, l’M5S che, ironia della sorte, aveva proposto Bersani il quale, all’epoca, era stato rifiutato (ricordate la Lombardi,“Mi sembra di stare a Ballarò”?), sta ad osservare. Io dico che si poteva fare molto di più, perché i penta stellati hanno un patrimonio di energie “pulite” che rischiano di perdere (e molte le hanno già perse), in virtù di una democrazia della rete che però è dirigismo camuffato. Ed è un peccato, hanno fatto e stanno facendo molto, vedi in Sicilia, dove i deputati alla Regione si sono tagliati lo stipendio a favore della piccola e media impresa locale. Lodevole in una situazione di scandalo permanente come quello siciliano, dove lo statuto speciale comporta uno scialo di risorse pubbliche.

mattarella pres.

  Ricapitolando, abbiamo un Presidente della Repubblica che è una persona di spessore, un Capo del Governo che non si capisce bene in quale direzione manovri la barca, un partito-azienda in frantumi (e non è male che la Banda Bassotti abbia il mal di testa), un populismo padano sempre più aggressivo, un partito con le stelle che ancora non sa cosa fare da grande e, come sfondo, un Paese febbricitante e vicino ad implodere, dove solo la triade maledetta (ecomafia, malapolitica e palazzinari) sembra dettar legge. Alle ombre succederanno finalmente le persone in carne ed ossa con proposte concrete?

Non ci credo né ci spero e tuttavia…

4 Commentia“Paese d’ombre”

  1. Caro Direttore, ho letto con attenzione ed interesse l’analisi che hai fatto e concordo pienamente sul quadro che hai fatto di questo Paese che non ha più una bussola verso cui orientarsi, nè una guida più autorevole e meno autoreferenziale di quella che, in questo momento,sta cercando di portarlo fuori dal pantano in cui è precipitato a causa degli interessi, dell’ingordigia e dell’inettitudine di chi l’ha governato fino ad oggi.
    Per quanto riguarda Renzi io mi sento di dire soltanto questo:
    1) Vorrei che parlasse di meno e gigionasse ancora meno;
    2) Vorrei che si avvalesse, come strateghi delle scelte più rilevanti, di una squadra composta da non più di cinque strateghi della più elevata, riconosciuta e sperimentata caratura, veri e propri scenziati nel settore di loro competenza nei seguenti settori:Economico-Finanziario, Giuridico-Costituzionale, Industriale- Agricolo e Terziario; Diplomatico, Scientifico-Istruzione, Ambientale.
    2) Vorrei che si liberasse di tutti coloro che non condividono il progetto approvato dal suo partito

  2. Continuo il discorso che si è improvvisamente interrotto, suppongo per la mia scarsa attitudine allo strumento informatico.
    Dicevo di Renzi e della squadra di specialisti che lo dovrebbe affiancare e, se vogliamo, pilotare, lasciando a lui il compito di coordinare i partiti che l’appoggiano.
    Detto ciò, mi corre obbligo aggiungere che, a mio parere, Renzi ha avuto un merito non trascurabile: ha sparigliato il quadro ed ha mosso le acque come (quasi) mai era avvenuto negli ultimi quarant’anni, nemmeno 21 anni fa con l’arrivo del ciclone Berlusconi. Lo si voglia o no, è così.
    E Renzi dove sta portando il Paese?
    Spero lo sappia almeno lui, ma il dubbio mi rimane e mi rimmarrebbe anche con altri, almeno quelli presenti sul palcoscenico.
    A Renzi e agli altri, i suoi competitors, mi piacerebbe chiedere se si sono resi conto che il Meridione sta scivolando sempre più verso l’Africa e che il Nord Est, almeno per la maggioranza della popolazione, è sempre più proteso verso l’Austria, la Svizzera e la Germania, per adesso solo con il cuore, poi magari anche con il resto.
    Ed il Centro?
    Basta leggere i giornali per rendersene conto.

  3. Roberto da Napoli // 9 febbraio 2015 a 14:12 // Rispondi

    con Salvini-5Grillo-scelta Monti-forza Silvio-udc Casini-a ciascuno il suo nome. Io che voglio essere in un partito e non in una formazione a servizio di un dirigente ho poco da scegliere! solo PD ed è già molto con la tendenza tutta di sinistra a mollare se la propria idea non è accettata dalla maggioranza. Renzi, come segretario del partito ha già vinto la prima battaglia quando Civati, Bersani, e altri minoritari hanno accettato la sua leadership, mantenere unito il partito, non ci sono scissioni, resto basito! Non avevo alcuna fiducia i Renzi, ma in fondo al cuore una speranza, ” nà speranzella” diciamo a Napoli, un giovane non legato agli antichi riti o a vecchie promesse un giovane irruente che ha messo fuori campo chi in campo si era insediato, un giovane che ha messo mano alle riforme, più o meno condivise, ma che dovrebbero dare un assetto diverso a questo stato ed eliminare quella putritudine del malaffare politico. Ci riuscirà? speriamo! A Peppe ed ai suoi pentastellati rimprovero la mancanza di partecipazione al voto per il Presidente della Repubblica, non basta denunziare! Il ventennio ha coinvolto tutti, ora è il tempo delle rivoluzioni! Che sia Renzi il capopolo? il Capopopolo nella migliore delle accezioni.

  4. Maria Teresa // 11 febbraio 2015 a 10:25 // Rispondi

    Caro Antonio, per vari motivi leggo in ritardo il tuo articolo, sempre perfettamente centrato sui problemi del nostro Paese … “Paese d’ombre” … Ho anch’io molti dubbi sul fatto che Renzi possa riuscire a fugare, almeno in parte, queste ombre. L’ho votato in passato in una delle primarie, ma anche allora senza grande convinzione. Molte delle persone di cui si circonda non hanno (a mio modestissimo parere) lo “spessore” necessario, vedasi ad es. la Mogherini che in questi giorni sta facendo la parte della bella statuina, quando, per l’incarico che ricopre, dovrebbe essere in primo piano nella discussione sulla drammatica situazione dell’Ucraina. Quasi (anzi senza quasi) imposta ai partners europei dal nostro Renzi, non mi pare abbia la stoffa necessaria per occupare la posizione che occupa. Scalzata in pieno dalla Merkel (che la stoffa ce l’ha) nella discussione con Putin,il quale, ad una proposta di incontro, penso avrebbe detto “Mogherini …chi?”… E Obama? la chiamerebbe al telefono? Forse (volendo scegliere una donna) Emma Bonino sarebbe stata più adatta in un momento in cui i problemi internazionali sono tanti e di così difficile soluzione. Ma la politica è politica e chi ha in mano le carte fa il suo gioco!

    PS: A proposito di rivoluzione etica (della quale parla solo il Papa!!), Renzi e il suo staff metteranno mai in campo una vera patrimoniale? o si farà un “decretino” che permetterà ai tanti furbi che hanno portato i loro patrimoni in banche estere (ved. Valentino, Briatore, Valentino Rossi, ecc. ecc.) di chiudere tranquillamente la cosa con un minimo danno, mentre gente che lavora da una vita è costretta a chiudere imprese (o a suicidarsi!) perchè non può pagare le tasse? Anche questo fa parte delle ombre del nostro Paese!!

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