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Riapre l’area archeologica dei Fori Imperiali

Riapre dopo 20 anni l’area archeologica dei Fori Imperiali con ingresso in piazza Santa Maria di Loreto, presso la Colonna Traiana. Finora la si poteva osservare solo dall’alto, anche se era accessibile durante gli spettacoli estivi serali. Proprio per rendere possibili questi spettacoli è stata realizzata una passerella di 550 metri che, partendo dalla Basilica Ulpia, ci conduce attraverso le cantine del quartiere Alessandrino nel Foro di Cesare, per proseguire poi il percorso nel Foro di Nerva.

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“È un percorso privo di barriere architettoniche che collega la città di sotto con la città di sopra”, ha dichiarato il Sovrintendente Capitolino ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce nel corso della presentazione. Potremmo precisare, in effetti, che collega tra di loro i fori che oggi appaiono separati per la presenza di Via dei Fori Imperiali che corre al di sopra. Fori che, storicamente parlando, iniziano con quello di Giulio Cesare, continuano con quello di Augusto, quindi con il Foro della Pace, o Templum Pacis, fatto costruire da Vespasiano e proseguito con Domiziano, quindi con il Foro di Nerva e da ultimo con quello di Traiano.

La sindaca Virginia Raggi, presente all’inaugurazione, ha ribadito anche lei “l’importanza dell’assenza di barriere architettoniche” e ha aggiunto: “Vogliamo fare in modo che tutto il nostro patrimonio sia fruibile nel modo più vasto ed eterogeneo, senza alcuna esclusione”. Proprio per questo il prossimo 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità istituita dalla Convenzione Onu e dalla Commissione Europea, quest’area sarà aperta esclusivamente alle persone con disabilità motoria, che usufruiranno di visite guidate gratuite (prenotazione allo 060608). Altre categorie di disabili, tra cui sordi e ciechi, potranno usufruire di visite ad hoc in altri siti comunali, come nel vicino complesso dei Mercati di Traiano.

Ogni pietra che incontriamo nel percorso ha qualcosa da raccontare e ci fa comprendere il senso dell’architettura antica che, al di là della bellezza estetica, aveva sempre una precisa funzione. Come abbiamo già detto, fu Giulio Cesare che inaugurò la prassi di realizzare un suo foro con i bottini delle guerre galliche, perché gli spazi del Foro romano non erano più sufficienti per accogliere le attività dei tribunali, che grazie a lui ebbero una nuova sede nella Basilica Iulia, e allo stesso tempo fece realizzare il tempio di Venere Genitrice, in quanto madre di Enea, il cui figlio Iulo avrebbe dato origine alla gens Iulia. Di questo edificio rimangono in loco tre alte colonne con trabeazione, mentre lo splendido fregio-architrave con Amorini, relativo alla cella del tempio, ha trovato una sede adeguata nel Museo dei Fori Imperiali (situato nel Complesso dei Mercati di Traiano) ed è qui ricordato con un calco.  Sempre a Cesare è legata la Curia Iulia, l’antica sede del Senato, che sostituì la Curia Ostilia distrutta da un incendio.

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Il percorso consente anche di capire il riuso degli edifici e la stratificazione storica dell’area, tant’è che nel percorso finale nel Foro di Nerva troviamo un porticato medievale, proprio nei pressi dell’uscita che conduce con una scala, e con un ascensore per i disabili, in via dei Fori Imperiali. Indubbiamente gli scorci della città vista dal basso sono suggestivi, sia dal lato del Foro Romano sia dal lato opposto, ma, forse, il tratto più esaltante del percorso è proprio quello iniziale, che permette l’osservazione dal basso della Colonna Traiana, alta 100 piedi (circa 30 metri) come la collina del Quirinale sbancata per accoglierla. Un capolavoro della scultura romana che è una sorta di marmoreo libro illustrato creato per celebrare l’optimus princeps che aveva conquistato la Dacia e sotto il quale Roma raggiunse il suo massimo splendore. La basilica Ulpia è pure legata a lui (Ulpio è il gentilizio di Traiano) nell’ambito del suo foro, che era il più spettacolare di tutti. Opera dell’architetto Apollodoro di Damasco, suscitava nei visitatori del passato lo stesso stupore che ancora oggi proviamo noi ammirando le sue imponenti rovine.

In occasione della riapertura di questo percorso, lungo la sovrastante via dei Fori Imperiali un nuovo allestimento didattico (costituito da 16 pannelli in italiano e in inglese) illustra dall’esterno i Fori, che, essendo stati oggetto negli ultimi anni di una complessa serie di scavi e di interventi conservativi, vengono illustrati secondo una più corretta interpretazione delle varie aree.

 Area archeologica dei Fori Imperiali, Piazza santa Maria di Loreto

L’area è visitabile su prenotazione telefonando allo 060608. Sono previste visite guidate gratuite il mercoledì alle 11,30, sempre su prenotazione.

Il biglietto d’ingresso costa 4 euro, ridotto 3 euro.

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