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Cgil, irruzione Cremaschi a Milano

ertGiorgio Cremaschi, ex segretario della Fiom ora nel direttivo nazionale della Cgil con tessera Spi, Sindacato dei pensionati, ha fatto irruzione in sala insieme a una decina di attivisti che sostengono la fronda del dissenso durante l’attivo della Cgil che si è svolto al teatro Parenti di Milano alla presenza del segretario della Cgil Camusso. Si sono vissuti attimi  di tensione con spintoni e qualche calcio tra i dissidenti e il servizio d’ordine   «A questa assemblea non è stata invitata la Fiom, è un’assemblea assurda di coloro che sono per il sì», ha detto Cremaschi, facendo riferimento all’accordo sulla rappresentanza. «Volevamo che un nostro delegato potesse formalmente intervenire e hanno reagito con la violenza fisica, ha aggiunto, per cui presenteremo denuncia alla Procura della Repubblica». Anche la Camusso, secondo Cremaschi, «è responsabile» delle tensioni «È venuta da noi, le abbiamo chiesto di intervenire e non ha fatto nulla», ha spiegato. «Noi contestiamo l’accordo sulla rappresentanza e abbiamo presentato un volantino che ricorda che oggi, sottolinea Cremaschi, è il 30mo anniversario del decreto Craxi che abolì la scala mobile, riteniamo che l’accordo del 10 gennaio sia altrettanto grave». E a chi gli chiedeva se avrebbero chiesto la scissione della Cgil, a risposto “Ci devono cacciare loro. L’accordo sulla rappresentanza sta distruggendo la Cgil”.

La Fiom  in una nota  ha voluto precisare la sua estraneità ai fatti e prendere le distanze da quanto successo al Parenti. «Abbiamo criticato pubblicamente la decisione di Cgil Lombardia di non coinvolgere la categoria dei metalmeccanici in un’assemblea confederale dei delegati con all’ordine del giorno il testo unico sulla rappresentanza, ma non essendo stati invitati non c’eravamo proprio. Nessun blitz, quindi, nessuna irruzione respingiamo una ricostruzione dei fatti che non si basa su alcun dato di realtà».

Landini_Maurizio_fiom

 «Riteniamo grave e preoccupante che ad un componente del Direttivo nazionale della Cgil e primo firmatario della mozione congressuale “Il sindacato è un’altra cosa”, sia stata negata la parola. L’esclusione dei metalmeccanici ad un attivo della Cgil e quanto è accaduto questa mattina confermano l’esigenza di una discussione all’interno della confederazione, la democrazia è una cosa seria, non un optional». «È stato poco serio non invitare la Fiom» all’attivo regionale della Cgil tenuto questa mattina a Milano, fa notare il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, sottolineando comunque che il sindacato dei metalmeccanici non era presente.  «Cremaschi è stato un autorevole dirigente Fiom, sottolinea Landini, ora è dirigente Cgil». Quanto ai tafferugli  «Spintoni sbagliati, ma lo è anche una gestione autoritaria della Cgil. Cremaschi è un dirigente nazionale della Confederazione, conclude, perché non farlo parlare?».

 La replica della Camusso “Penso che non ci sia nessuna scissione nè vicina nè lontana”. Sulla contestazione, anche il segretario ha affermato che il gruppo che ha fatto irruzione in sala non appartiene alla Fiom. Su Cremaschi ha aggiunto “Penso che abbia perso la capacità di ascoltare e confrontarsi con opinioni diverse, ha mancato di rispetto ai rappresentanti del mondo del lavoro che dovevano parlare, questa scena l’abbiamo già vista a Roma il 30 aprile quando fece la stessa cosa all’inizio dei lavori per avere trenta secondi di televisione.

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