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DAVID RIONDINO, LE ROMAN DE FAUVEL

  Per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, lunedì 5 maggio al Teatro Olimpico (ore 21) un inedito e atteso incontro, quello fra l’attore David Riondino e laReverdie, uno dei migliori ensemble italiani di musica medievale, in Le Roman de Fauvel, spettacolo in prima rappresentazione assoluta nato da una idea di Guido Barbieri, una coproduzione che vede impegnate Accademia Filarmonica Romana, Società dei Concerti “Guido Michelli” di Ancona e Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” di L’Aquila.

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 L’incontro tra la musica dotta e quella folclorica, oltre al ricorso a maschere irridenti, fa del Roman de Fauvel uno dei più famosi testi medievali, di cui quest’anno ricorre il settimo centenario della sua stesura. Iniziato nel 1310 (1226 versi), poi completato nel 1314 (2054 versi) da Gervais de Bus, alto funzionario alla cancelleria della corte francese, Le Roman de Fauvel è una pungente e amara satira allegorica contro la corruzione e gli abusi del potere. Tutti i volti noti della corte parigina e della scena religiosa vengono “interpretati” da animali allegorici, tra i quali spicca il personaggio principale, Fauvel, figura fantastica metà uomo metà asino, bestiale incarnazione dei vizi, simbolo di tutta la società francese e del suo sistema politico al tempo di Filippo IV il Bello…

 Con la consueta ironia e la vena satirica che lo contraddistingue, David Riondino ci conduce in una sorta di mondo alla rovescia, in cui gli animali comandano e gli uomini sono ridotti in schiavitù. In antitesi tra loro sono due diversi modelli del mondo: uno aperto al bene e l’altro chiuso intorno al male. Il protagonista è Fauvel il cui nome è formato dall’acrostico di sei vizi capitali: Flaterie (adulazione), Avarice (avarizia), Uilenie (scortesia), Varieté (incostanza), Envie (invidia), Lascheté (viltà). Ma Fauvel sillabato significa anche menzogna velata, ed è con l’inganno che l’asino conquista il potere, regnando sugli uomini che punisce se sono innocenti e salva se sono colpevoli. La sua potenza è tale che tutti si prostrano ad adularlo, perfino papi e imperatori. Ma a lui non basta e allora chiede in sposa Fortuna per poter, tramite lei, decidere a suo piacimento il verso in cui far girare la sua Ruota. Ma Fortuna rifiuta l’offerta e l’asino deve accontentarsi di sposare Vanagloria: sua moglie non potrà governare i venti della buona sorte, ma almeno lo aiuterà a impedire che gli arroganti all’apice della fortuna si accorgano del baratro che li attende. Egli stesso teme di non salvarsi dal destino dei vanagloriosi, dopo che Fortuna gli ha predetto la caduta dal trono e il trionfo delle Virtù. Un grande torneo tra i Vizi e le Virtù conclude l’opera.

Dal punto di vista dei testimoni che tramandano il testo, sono pervenuti a noi dodici manoscritti; quello cui fa riferimento questa messa in scena è quello della Bibliothèque Nationale de France di Parigi che si contraddistingue per lo straordinario apparato iconografico e musicale. Si tratta di un manoscritto compilato attorno al 1316 per iniziativa di Chaillou de Pestain che ebbe l’idea di commentare con magnifiche miniature e glosse musicali la narrazione delle imprese di Fauvel, attingendo a tutti i generi e alle forme musicali esistenti all’epoca. Delle 167 composizioni, laReverdie – fra i migliori ensemble italiani specializzato nel repertorio del vasto patrimonio musicale del Medioevo europeo e del primo Rinascimento – ne ha selezionate per questo spettacolo 30, tutte perfettamente funzionali all’interscambio con il testo poetico. Spiccano, di straordinario interesse, composizioni che attingono da vari generi e forme, monodiche e polifoniche, esistenti all’epoca: dal canto gregoriano a canti profani, da pezzi di grande complessità polifonica, che si prestano ad essere cantati in lingue diverse, perlopiù francese e latino, a conductus e mottetti, alcuni dei quali oggi attribuiti a Philippe de Vitry, il teorizzatore dell’Ars Nova, una sorta di “fotografia” del panorama musicale nei primi decenni del XIV secolo, nel quale convivono generi antichi e tradizionali insieme a forme più inclini al nuovo gusto musicale

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 : uff.stampa@filarmonicaromana.org

Biglietti: 30, 25, 20 euro. Riduzioni per studenti (con la Log-In Music card), scuole e associazioni.

Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org Calendario completo su www.filarmonicaromana.org

 

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