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Sardegna al centrosinistra.

 La Sardegna passa al centrosinistra. Secondo i dati diffusi dal sito web della Regione, aggiornati ogni 30 minuti, infatti, Francesco Pigliaru (centrosinistra) è in testa sul governatore uscente Ugo Cappellacci (centrodestra) e il divario sembra ormai incolmabile. Al terzo posto la scrittrice Michela  Murgia, seguita dall’ex presidente Mauro Pili  A metà delle  schede scrutinate, il governatore uscente della Sardegna Ugo Cappellacci si è  complimentato con Pigliaru, riconoscendogli la vittoria.

“Grande Francesco, grande vittoria” le parole di Renzi secondo quanto riferito dal governatore in pectore del centrosinistra. “Matteo ci ha dato una mano importante – ha sottolineato Pigliaru – sarà bello governare in parallelo”.

Pigliaru: “Ora cominciamo il domani” -  Poco dopo la telefonata di Renzi, lo stesso Pigliaru ha scritto su Facebook: “Ugo Cappellacci mi ha chiamato per congratularsi per la mia vittoria. Grazie a tutti, ora Cominciamo il domani”.

 

 

Prime Proiezioni Le elezioni regionali in Sardegna vedono in testa, sezioni scrutinate  il 20%, il candidato   del centrosinistra, Francesco Pigliaru in vantaggio sul presidente uscente  Ugo Cappellacci centrodestra. I dati al momento vedono Pigliaru 44,56%   sei punti di vantaggio rispetto a Cappellacci 38,28% a seguire  terzo   l’indipendente Murgia con il 10 per cento dei voti. Staccati gli altri partecipanti.

Alta l’astensione per questa tornata elettorale per sceglier il novo  governatore e il rinnovo del Consiglio regionale,  sono andati al voto solo il 52,2 per cento degli aventi diritto, con un tracollo del 15 per cento rispetto a 5 anni fa. Oltre alla sfiducia degli italiani verso la politica, sicuramente l’assenza del Movimento 5 Stelle, che alle politiche dello scorso anno aveva preso quasi il 30 per cento dei voti.

A rilento lo spoglio dovuto ad alcune procedure previste per legge che ritardano la conta dei voti. Nello scrutinio, solitamente, vengono prima conteggiati tutti i voti per i candidati presidente e, in un secondo momento, i voti di lista. Questo è proibito dalla legge regionale 7/1979 per l’elezione del Consiglio Regionale della Sardegna: “E’ vietato eseguire lo scrutinio dei voti di preferenza separatamente dallo scrutinio dei voti di lista; è vietato eseguire lo scrutinio dei voti di lista separatamente dallo scrutinio dei voti per il candidato alla carica di Presidente della Regione”. Queste disposizioni, fa sapere la Regione Sardegna in una nota, stanno rallentando le operazioni di spoglio e l’invio dei dati dai Comuni al servizio elettorale. Quel che è certo è che lo spoglio, finito o no, terminerà alle ore 19. Nel caso in cui non si sia riusciti a conteggiare tutte le schede, i presidenti dei seggi dovranno imbustare tutto e inviare le cartelle ai tribunali, che provvederanno a terminare le operazioni.

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