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Expodemic

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EXPODEMIC Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri

di Antonella D’Ambrosio

Il Palazzo delle Esposizioni a Roma ci sta abituando a crescere nella conoscenza della storia dell’arte: anche il “Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma”, al suo secondo anno, edizione dal significativo titolo “EXPODEMIC”, aggiunge un tassello importante. Ci siamo mai chiesti come si passa dall’arte per pochi nobili, con le opere d’arte rinchiuse nelle fastose abitazioni e visibili solo agli eletti, alla possibilità di un vasto pubblico che le possa ammirare? Si tratta di un progetto espositivo diffuso in Roma, condiviso con le Accademie, che, dal 7 maggio al 25 agosto 2024, si dirama a partire dal Palazzo Esposizioni nel tessuto urbano della città.  Curato da Lorenzo Benedetti con la collaborazione di Francesca Campana, Expodemic avrà come filo conduttore il racconto inedito dello stretto legame che intercorre tra la nascita e lo sviluppo delle moderne esposizioni e la storia delle accademie. Roma, infatti, ospita il più alto numero di centri culturali internazionali, il cui agire si sviluppa e si intreccia, fin dal 1666, con la fondazione dell’Accademia di Francia, ed è anche il luogo in cui sono state inventate le esposizioni moderne. Per oltre 40 anni, tra il 1680 e 1720, il pittore, segretario dell’Accademia di San Luca e reggente della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, Giuseppe Ghezzi, organizza nel Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro una serie di mostre di importanti opere presenti nelle collezioni delle famiglie aristocratiche romane, dando così avvio al concetto di esposizione moderna. Ghezzi, con questa serie di esposizioni, rende pubblica l’arte, proponendo un’idea moderna e democratica della cultura. Potremmo definirlo il primo storico dell’arte e curatore di mostre in spazi espositivi pubblicamente visitabili. Di ciò abbiamo una significativa testimonianza inquesta esposizione data dal brogliaccio composto dai singoli fogli rilegati degli appunti di lavoro da lui stesso vergati per ciascuna mostra; la seconda avvalorante testimonianza: i calcoli per le spese delle medesime sono di mano diversa. Altra conferma della sua genialità: dopo la sua morte nel 1721, si dovrà aspettare l’inaugurazione del Palazzo Esposizioni nel 1883 per avere un nuovo edificio destinato alle mostre a Roma!

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Expodemic si diffonde nella città anche con una serie di poster realizzati appositamente per l’occasione e in distribuzione gratuita nelle varie sedi dei partner culturali, invitando il pubblico a collezionarli tutti, cioè a visitare tutti i luoghi coinvolti. La mostra è arricchita da incontri, performance e proiezioni nei luoghi coinvolti nel progetto: si può consultare il programma nel sito del Palazzo delle Esposizioni. Il Palazzo Esposizioni diventa un osservatorio privilegiato sulle ricerche degli artisti stranieri che ogni anno trascorrono un periodo di residenza a Roma. Le opere presentate lungo il percorso evidenziano le visioni degli artisti e il rapporto tra ricerca e mostra che si fomenta grazie all’interazione tra il pubblico e lo spazio espositivo. Ben diciannove artisti scelti dai curatori tra pittori, scultori, artisti visuali, poeti e scrittori ospitati negli istituti culturali stranieri presenti a Roma hanno realizzato opere anche site specific, cioè pensate appositamente per il luogo: Kamrooz Aram, Ane Rodriguez Armendariz, Séverine Ballon, Jacopo Belloni, Alix Boillot, Susanne Brorson, Fatma Bucak, Pedro Luis Cembranos, Zachary Fabri, Hamedine Kane, Kapwani Kiwanga, Bjørn Melhus, Marko Nikodijevic, Tura Oliveira, Estefania Puerta Grisales, Chloé Quenum, Marie Robert, Sarina Scheidegger.

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Il Festival, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, è organizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo con la collaborazione di 21 istituzioni culturali internazionali che per tutta la durata della manifestazione proporranno nelle loro sedi mostre, incontri, eventi e dibattiti: Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Danimarca, Académie de France à Rome – Villa Médicis, Accademia Nazionale di San Luca, Accademia di Romania in Roma, Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, Accademia d'Ungheria in Roma, Accademia dei Virtuosi al Pantheon, American Academy in Rome, British School at Rome, Circolo Scandinavo, Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, Forum Austriaco di Cultura, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto Culturale Coreano, Istituto Giapponese di Cultura, Istituto Polacco di Roma, Istituto Svizzero, Museo Casa di Goethe, Reale Istituto Neerlandese di Roma, Real Academia de España en Roma.

Main sponsor del progetto espositivo è Eni, i media partner sono Grandi Stazioni e Dimensione Suono Soft.

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