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Fiorito restituisca 1,2 milioni

hgfFranco Fiorito, l’ex capogruppo del Pdl in Regione, deve restituire di tasca propria un milione e 200 mila euro. Lo ha deciso la Corte dei conti nella sentenza depositata martedì scorso. È la cifra del danno erariale che deriva da una serie di spese illegittime – dall’emissione di 150 bonifici,54 dei quali all’estero, a proprio favore sino all’estinzione di 134 assegni bancari che l’ex esponente berlusconiano affermava di aver firmato per rimborsare altri consiglieri. Ma Fiorito dovrà versare anche 46 mila che erano stati illecitamente prelevati dalle casse pubbliche per finanziare l’acquisto di un Suv Bmw X5 “e per la sua sostituzione in assenza di titoli legittimanti”.
Le spese contestate dalla Corte dei conti comprende anche quasi 18 mila euro per “dichiarati viaggi istituzionali” per due persone a Dubai, alle Maldive e a Positano. E sotto la lente dei giudici contabili è finito anche un bonifico da 1.815 euro per la “fornitura e posa in opera di una caldaia a   San Felice Circeo, nella villa di “Batman”.
La condanna  della Corte, presidente Ivan De Musso, giunge alla fine di un complesso processo. In un primo momento, la procura aveva contestato a Fiorito un danno erariale pari a quasi un milione 300 mila euro. Con una sorta di patteggiamento, l’esponente politico aveva ammesso la propria responsabilità e aveva chiesto di pagare un milione e 90 mila euro. L’istanza era stata accettata nello scorso maggio ma a ottobre Fiorito aveva saldato solo un terzo della somma, 386 mila euro. Altri 200 mila euro, avevano fatto sapere i legali, dovevano arrivare da alcuni conti spagnoli. Ma, visto che i soldi non sono arrivati, il pm ha preso atto del “patto ” violato da Fiorito e ha chiesto una nuova condanna. A questo punto, uno degli avvocati dell’ex capogruppo del Pdl, Carlo Taormina, ha eccepito un difetto di giurisdizione da parte della Corte dei conti: in sostanza, secondo Taormina, i fondi utilizzati da Fiorito non avevano “destinazione pubblica” dunque della vicenda non avrebbe dovuto occuparsi la magistratura contabile.

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