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Musica alla Filarmonica

        Maria Valverde (3)

                                                                  Musica alla Filarmonica

di Antonio Mazza

  Inizio della nuova stagione a ottobre con due appuntamenti da non perdere, il 4 al Teatro Olimpico e il 27 al Teatro Argentina. Qui è di scena Silvia & Alban Berg Ensemble Wien con musiche di Debussy, Arnold Schoenberg e “Vox Balenae”, una suggestiva composizione per flauto, clarinetto e pianoforte ispirata al canto della megattera (h.21). All’Olimpico invece il Balletto di Roma con “Giulietta e Romeo”, l’immortale storia dei due giovani amanti ambientata nell’Italia del dopoguerra con le sue drammatiche contraddizioni (dal 4 al 9, h.20,30 e, il 9, alle 16). E proseguiamo con l’Argentina, l’abilità pianistica di Benedetto Lupo che risalta nelle brillanti esecuzioni di  “Le stagioni” di Cajkovskij e i “24 Preludi” di Skriabin (giovedì 17 h.21). Il 24 novembre h.21 “Tutta la notte i cani hanno abbaiato”, opera da camera di forte impegno civile di Federica Volante, su testo di Alessandro Cappelletto, in prima esecuzione assoluta per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (in apertura il Trio Hermes con un pezzo di Fanny Mendelssohn).

Giulietta e Romeo_Balletto di Roma (1)

  Di nuovo Chopin il 15 dicembre h.21, i famosi “24 preludi” che l’eclettica pianista Gloria Campaner definisce “un viaggio nel respiro del mondo, nell’emotività umana”, viaggio che verrà introdotto e commentato da Alessandro Baricco. E via con il 2023, 26 gennaio h.21, il pluripremiato Quartetto Prometeo che nella passata stagione aveva affrontato l’integrale dei Quartetti di Sostakovic, qui al terzo concerto, che copre il periodo dal 1956 al 1964 (il ciclo si conclude nel 2024). E passiamo a febbraio, il 9 alle 21, Christian Poltéra violoncello e Kathryn Stoff pianoforte in brani poco noti di Brahms, Prokof’ev e Chopin. E sempre a febbraio, il 23 alle 21, due giovani musicisti vincitori di vari premi, Giuseppe Gibboni violino (“uno dei talenti più straordinari che abbia conosciuto” secondo Salvatore Accardo) e Carlotta Dalia chitarra con un programma molto variegato (Paganini, Mario Castelnuovo-Tedesco, Astor Piazzolla).

Gloria Campaner_Alessandro Baricco

  Un atteso ritorno è quello di Mischa Maisky, il cui prezioso violoncello Montagnana del ‘700 scolpisce le limpide e struggenti architetture delle Suite di Bach (1, 4 e 5), da lui definite “un grande diamante, con tante sfaccettature diverse che riflettono la luce in innumerevoli modi” (2 marzo h.21). Bach ritorna il 23 stessa ora con il violino d i Augustin Hadelich, la Partita n.2 e n.3 eseguite con una tecnica impeccabile sulle corde dello strumento, un originale Giuseppe Guarnieri del Gesù del 1774 (intrigante l’accostamento con due brani di Coleridge-Taylor Perkinson, mix di blues, folk e musica barocca). E gran finale di stagione con “Non udite lo parlare?”, ovvero “La parola al violino nell’età del Barocco”, con l’Imaginarium Ensemble che esplora quel periodo di ricerca, il Seicento, dove si stabilì un nuovo ed intenso rapporto fra vox umana e timbrica strumentale (vedi la “seconda prattica” iniziata da Monteverdi agli albori del secolo). Il tutto gaiamente spalmato in pezzi di autori poco noti, come Cima, Rognoni, Uccellini, Castello (ma ci sono anche Stradella, Vivaldi e Corelli), con risultati quanto mai godibili.

Mischa Maisky 1 (© Bernard Rosenberg) (1)

  E torniamo al Teatro Olimpico, con il travolgente rock musical di Richard O’Brien, “The Rocky Horror Show” (e come non menzionare il mitico “The Rocky Horror Picture Show”, 1975, di Jim Sharman?). Irriverente, trasgressivo, pirotecnico, un nucleo di ballerini-attori con la regia di Christopher Luscombe, direttore Greg Arrowsmith, coreografie di Nathan M.Wright e Claudio “Greg” Gregori quale voce narrante (1-6 novembre h.20,30, il 5 e 6 anche 16,30). Segue l’interessante performance della compagnia Parsons Dance, per l’energia che sprigiona nella danza e che qui traspare nei 6 quadri con sottofondo di musiche classiche, folk e rock (8- 13 novembre, h.20,30, il 13 alle 18). Da non mancare  “Lo schiaccianoci”, il Roma City Ballet Company con 30 interpreti e due stelle internazionali, Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru, regia e coreografia di Luciano Cannito (dicembre 8-11 h.20,30, il 10 e 11 alle 16,30). Immancabili i Mummenshanz che celebrano i 50 anni con il loro poetico viaggio nel mondo del silenzio, un gioco suggestivo creato da cinque bravissimi attori (31 gennaio- 5 febbraio, h.20,30, il 5 alle 18). E chiude “Notre-Dame de Paris”, il Balletto di Milano con la direzione artistica di Carlo Pesta in una fascinosa trascrizione del capolavoro di Victor Hugo, con le coreografie di Stephen Delattre e la scenografia di Marco Pesta (febbraio 8-12 h.20,30, il 12 alle 18).

MUMMENSCHANZ Stiftung_Noe Flum_ridt_2

  Corposo il programma alla Sala Casella. Si comincia con “Dialoghi”, seconda edizione Roma-Ischia, dodici concerti di giovani musicisti decentrati fra l’Urbe e l’isola campana. Il 16, 23, 30 settembre e il 14 ottobre h.19,30, di concerto con la Fondazione William Walton, brani di Mozart, Chopin, Brahms, Liszt, De Falla, Kodaly, Webern, Bridge, Pilati. Giovanni Bietti conduce poi “Le lezioni di musica”, in collaborazione con Rai Radio3, quattro appuntamenti dove interagisce con gli interpreti in diretta live, nella fattispecie i trii con pianoforte, fra i quali, in prima assoluta quello composto da Debussy a soli 18 anni (2, 16, 23 ottobre e 6 novembre h.17,30). “Nello spazio liminale”, ovvero fra uno stadio definito e l’altro in fieri, quindi necessariamente ambiguo ma comunque stimolante, come traspare dal concerto multimediale dove l’elettronica gioca un ruolo primario. Il tutto da una collaborazione fra la Filamonica, l’Università di Tor Vergata, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia e tre università americane, le californiane Irvine e Berkeley e la Temple University di Philadelphia (8 ottobre h.19,30, composizioni originali di 16 musicisti). “Astera. In luna, stellis et solis, ovvero discorsi cosmici dalla terra alla luna”, in tre capitoli, voce-musica in rapporto al flusso cosmico: “Staras, dalla terra al cielo” (27 novembre h.20), “Carnem-levare” (28 gennaio h.20), “Sparks-scintille celesti” (22 aprile h.20). Rassegna “Annarosa Taddei”, che prevede un concerto omaggio a Sandro Fuga (28 novembre h.20), l’esibizione di giovani talenti (29 novembre e 1° dicembre h.20) e la finale del concorso (2 dicembre h.9). Infine la II edizione de “Il violoncello svelato”, con brani poco noti da Beethoven a Dohnanyi introdotti da Andrea Penna (4 incontri: 17 febbraio, 10 , 17 e 31 marzo h.19,30), e “Assoli”, sei strumenti solisti alla ricerca di un nuovo linguaggio musicale con prime esecuzioni assolute (21 aprile h.19,30 pianoforte e 20,30 fisarmonica, 12 maggio h.19,30 flauto e 20,30 chitarra, 26 maggio h.19,30 clarinetto e 20,30 violino).

rocky horror show

  Per chiudere un cenno alla formazione musicale con il Premio Valentino Bucchi, concerto dei finalisti (20 novembre h.17,30), l’esecuzione all’Olimpico de “Il flauto magico” di Mozart inteso come messaggio di pace, direttore Alfredo Salvatore Stillo (15-16 maggio matinée), “Allegro capriccioso” e “Bimbi in musica”, il “melos” proposto ai più piccoli per educarlo all’ascolto. E, ciliegina sulla torta, il sommo Bach alla Sala Accademica del Conservatorio di Santa Cecilia, con sonate per organo, in particolare la Passacaglia in do minore (16 ottobre h.18,30, ingresso libero).

Imaginarium Ensemble

 Biglietti: Teatro Argentina da 16 a 26 euro (ragazzi fino a 14 anni 9 euro), Sala Casella 11 euro, Teatro Olimpico da 25 a 60 euro. Abbonamenti di vario tipo da 85 a 410 euro. Per informazioni: 3429550100 e www.filarmonicaromana.org

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