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Sordevolo, lo spettacolo della Passione

800px-Trappa_di_sordevololSapevo dell’esistenza di un paese chiamato Sordevolo perché, abitando all’epoca a Catania, ero venuta a conoscenza che nella biblioteca universitaria della mia città era stato trovato un corposo carteggio riguardante la relazione epistolare tra il mio illustre concittadino Giovanni Verga e la pianista Dina di Sordevolo.

Erano gli anni Sessanta e solo più tardi scoprii che il piccolo paese a dieci chilometri da Biella era noto anche per altre ragioni, per esempio per le numerose fabbriche che lavoravano la lana, per la presenza di un antico ed articolato fabbricato del XVIII secolo, la Trappa, che ospitò i monaci trappisti in fuga dalla rivoluzione francese, ma soprattutto perché il comune è il luogo della Passione, un’importante e spettacolare rappresentazione sacra che si tiene con cadenza quinquennale e a cui partecipa l’intera popolazione.

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 In molti  paesi del biellese  l’usanza di  rappresentare  la Passione di Cristo ed altri drammi sacri è scomparsa da molto tempo, solo a Sordevolo  la tradizione è rimasta intatta e richiama migliaia di visitatori.

Il testo che viene recitato  risale nientemeno che al 1500.

interno del Colosseo, e non si sa come sia andata a finire a Sordevolo, località così distante dal centro della cristianità e così anonima. Si pensa che sia stata portata da qualche pellegrino di passaggio, o dagli stessi frati Trappisti, e potrebbe anche essere vero.

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Quel che è certo, comunque, è che il testo piacque molto ai sordevolesi  al punto che si appassionarono al dramma sacro e iniziarono a recitarlo con grande partecipazione di popolo.

Nel 1850, poi, venne istituito il primo Comitato per la Rappresentazione sotto forma di spettacolo e nel 1975 il Comitato divenne “Teatro Popolare di Sordevolo“  ed ogni cinque anni realizza spettacoli sacri che attirano migliaia e migliaia di persone. L’organizzazione dello spettacolo della Passione è particolarmente impegnativa perché, per assicurare il buon esito della manifestazione più conosciuta tra le tante che si svolgono in quei luoghi, vengono impegnate ingenti risorse umane e finanziarie.

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 Una imponente macchina organizzativa  si mette in moto e per prima cosa viene costruito un  grande anfiteatro  che può contenere fino a  5.ooo spettatori.

 

Tutte le sartorie, grandi, piccole e piccolissime sospendono ogni altra attività per dedicarsi esclusivamente alla preparazione dei costumi per ben 400 attori e comparse, poi falegnami, fabbri, muratori, imbianchini, ed artigiani d’ogni ramo  ricostruiscono  i principali luoghi della Palestina  che videro la passione di Cristo: il Sinedrio, l’orto di Getsemani , il pretorio di Pilato,  il Golgota  e persino l’albero di Giuda. I ruoli dei personaggi storici vengono recitati da vari attori, ma quelli fondamentali di Gesù e  Maria  sono sempre interpretati  da persone della stessa famiglia.

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Il giorno della rappresentazione gli attori raggiungono la parte alta del paese, mentre il corteo si muove lentamente sulle note struggenti di “La Passione secondo Matteo” di Joan Sebastian Bach.

Poi la musica tace ed il dramma inizia: “ In principio era il Verbo… “

1 Commentoa“Sordevolo, lo spettacolo della Passione”

  1. Gianna Romanello // 13 marzo 2014 a 16:54 // Rispondi

    Ho assistito per due anni di seguito alla Passione di Sordello e posso testimoniare che è uno spettacolo indimenticabile.
    Per mesi e mesi tutta la popolazione è impegnata nella preparazione del rito, vecchi, adulti e bambini e la partecipazione è sentita con un orgoglio commovente, perchè tutti si riconoscono in quella manifestazione e la sentono propria, con un vivissimo senso di appartenenza e di identità.

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