A Beautiful World

                                             

                                                           A Beautiful World

di Antonella D’Ambrosio

  Dal 25 maggio, e fino al 25 agosto 2024, si può vedere a Palazzo Bonaparte la mirabile mostra delle foto di Mario Testino: “A Beautiful World” mette la carica, non solo per i caldi colori, ma per l’impegno, anche culturale, che vi si legge. Mario Testino porta alla ribalta una umanità che vuole trovare il suo posto nel mondo. “Fin dall’inizio di questo progetto ho sentito di doverlo chiamare A Beautiful World perché stavo scoprendo nuovi tipi di bellezza in luoghi che non avevo mai guardato prima.”. Testino oltre a farci scoprire realtà diverse, ci insegna a guardare con occhi nuovi. Ci si chiede: “È il fotografo che ha creato questa realtà, mettendola in posa ?”. Il suo è un immenso lavoro di mettere in luce: negli ultimi sette anni l’artista ha visitato circa trenta paesi e realizzato oltre settanta fotografie di grande formato qui presentate insieme per la prima volta. Si ha così la possibilità di vedere il suo lavoro “da pensionato”,  c’est à  dire, come ha ribadito in conferenza stampa, un lavoro non commissionato da nessuno, ma nato dalla sua esigenza di continuare a creare. Ritiene che il suo lavoro con la moda gli abbia dato la preparazione per arrivare a questa attuale mostra, ne sente la continuità, ma ora non si tratta più di un lavoro sulla singola persona, si è dedicato alle comunità. Ha fatto una scelta impegnativa che sicuramente gli ha dato una grande soddisfazione e ancor di più la darà al pubblico che visiterà questa mostra.

 In A Beautiful World l’autore, infatti,  si allontana dalla fotografia di moda, genere in cui si è affermato come uno tra i più grandi della sua generazione, per dedicarsi a immagini di abiti e costumi tradizionali indossati con orgoglio dalle genti di varie nazionalità che continuano a preservarne e tramandarne le origini.  ”Nei miei viaggi mi sono reso conto che quando un paese perde il legame tra la sua storia e il suo abito tradizionale, qualcosa di veramente prezioso è andato perduto”. Questo è il significato profondo dell’esposizione: in un mondo che si evolve inesorabilmente e che si omologa, questa operazione, oltre ad essere visivamente di un fascino incredibile, diventerà un documento unico della molteplice bellezza del mondo. Non è forse anche un inno all’accettazione del diverso ?

 Il fotografo, dalle origini irlandesi e italiane, ma nato in Perù nel 1954, si trasferisce a Londra nel 1976 e si fa strada con le sue fotografie che appaiono sulle principali riviste di moda del mondo. Punto di riferimento di altissimo rilievo nell’arte della moda, le sue immagini sono spesso diventate leggendarie come le persone che ha fotografato, da Kate Moss a Madonna, da Naomi Campbell alla principessa Diana. Terence Pepper, curatore della fotografia alla National Portrait Gallery di Londra, lo ha definito il “John Singer Sargent dei nostri tempi”.  Attualmente vive a Noto, scelta che sarà stata dettata anche dalla luce della Sicilia, fondamentale per uno che si dice “pazzo dei colori”, rendendo così onore anche alla sua origine peruviana.

 La mostra “Mario Testino. A Beautiful World”, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Domus Artium Reserve, con il supporto dell’Uzbekistan Art and Culture Development Foundation, vede come sponsor Art Partner e Generali Valore Cultura, media partner Urban Visione la Repubblica e mobility, partner Frecciarossa Treno Ufficiale e Atac.  La mostra è curata da Patrick Kinmonth.

Guardate e ammirate: l’umanità tutta è un insieme di caldi colori affascinanti.