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Alma-Tadema e i Preraffaelliti

  La lunga epoca vittoriana (1837-1901) vide l’affermarsi dell’Inghilterra come grande potenza mondiale, dove alla Louboutin UK vastità delle sue colonie sparse in ogni angolo della terra faceva da controcanto una massiccia rivoluzione industriale. Ping G25 Driver Un periodo estremamente dinamico, di progresso ma anche di forti contraddizioni. Dalle conquiste sociali era esclusa una fascia di popolazione, come risulta dai romanzi di Dickens o, ancor più evidente, dai fermenti politici in atto (il “Manifesto del Partito Comunista” di Marx ed Engels fu pubblicato a Londra nel 1848).

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Inoltre la società vittoriana era conservatrice e bigotta, di un moralismo ossessivo (dalla copertura delle gambe di tavoli e sedie al processo e condanna di Oscar Wilde che, nelle pause dei lavori forzati, scrisse l’accorato “De Profundis”). A questo infine si aggiunge lo stravolgimento ambientale causato Louis Vuitton UK dalle industrie nascenti (la prima “pollution” della storia) che, per reazione, provocò la rivoluzione estetica iniziata da John Ruskin e proseguita poi dai Preraffaelliti. Lawrence Alma Tadema, pur restando ai margini del movimento, fu una figura di spicco, riproposta al Chiostro del Bramante con opere provenienti dalla True Blood DVD collezione Pérez Simon, una delle più importanti del mondo.

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  Si celebra soprattutto la Bellezza, l’attimo unico che poi il tempo cancellerà per sempre e Tadema colloca le sue figure nel mondo antico (fondamentale per lui il viaggio in Italia, con Pompei quale punto di riferimento), delineandole con una morbidezza di toni che dànno un tocco trasognato all’insieme. La pittura della Confraternita dei Preraffaelliti, ping g30 driver fondata nel 1848, ha invece i suoi modelli di ispirazione nel medioevo e rinascenza italiani (come già i nazareni, dei quali sono gli eredi spirituali). Ma anche passi biblici o qualcosa del proprio patrimonio classico, come il ciclo arturiano e Shakespeare.

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E, naturalmente, parlando di bellezza, l’eterno feminino, la donna in una doppia visione, nel suo aspetto verginale e quale “femme fatale”. E sono rappresentazioni di sfolgorante languore, come “Elaine” e “Canzone senza ping g25 irons parole”, di John Melhuish Strudwick, allievo di Edward Burne-Jones, del quale ben interpreta la ricchezza cromatica (confronta con “Fatima” o “Pigmalione”), “Venus Verticodia”, di Dante Gabriele Rossetti, il padre della Confraternita, splendido pastello dal quale promana una morbida sensualità, il severo “Antigone” di Frederic Leighton, ispirato alla statuaria romana.

   Anche l’antico Egitto è cornice per la donna, sorpresa qui nell’atto della scelta, come tramanda la Bibbia, vedi “Esther”, di Edwin Long, di una precisione quasi filologica (frutto delle visite al British Museum). E questa la ritroviamo nel “Mosè salvato dalle acque”, di Frederick Goodal, ed è sempre un discorso di bellezza, riverberata dai corpi femminili, sospesi fra candore e voluttà.

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Così “Crenaia, ninfa del fiume” e “Ragazze greche”, di Leighton, “La lontananza avvicina i cuori”, di John William Godward, “Andromeda”, di Poynter, fino a “Il paradiso terrestre”, capolavoro di Alma Tadema, dove il gusto dell’antico ha un sapore di intimismo domestico. E’ il filo di poesia squisitamente simbolica che lega l’unwholesale golf clubs l’altro i preraffaelliti e che appare più evidente in Strudwick, con in più una vena misticheggiante, quale traspare dalle allegorie di “I giorni passano” e “I bastioni del Regno di Dio”. Tutto ciò rispecchia un pensiero artistico che non guarda al futuro, sperimentando (come gli Impressionisti in Francia o i Macchiaioli in Italia), ma si volge al passato come a voler fissare un ideale di Bellezza che la brusca accelerazione della storia (la rivoluzione industriale) rischiava di alterare irrimediabilmente. Estetismo puro, certo, che coinvolgeva buona parte della classe colta di allora (vedi anche gli scritti di Walter Pater, uno dei fondatori del movimento estetico), culla del Simbolismo che si svilupperà oltremanica sul finire del wholesale golf secolo. Un momento felice, dunque, ma destinato ad appasssire come i fiori sparsi all’interno di un altro capolavoro di Alma Tadema, “Le rose di Eliogabalo”, dove si respira, nei colori e nel clima del quadro, un che di estenuato, quasi il presagio della  fine di un sogno.

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“Alma-Tadema e i pittori dell’800 inglese” al Chiostro del Bramante fino al 5 giugno.
Lunedì-venerdì h.10-20, sabato e domenica h.10-21, Biglietto euro 13 intero, ridotto 11 (audioguida inclusa).
Per informazioni 06916508451 e www.chiostrodelbramante.it.  

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