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Dimore storiche del Lazio

Il 21 ottobre dell’anno scorso è stata inaugurata una manifestazione che ha avuto subito un notevole riscontro di pubblico non solo a Roma ma in tutto il Lazio. Concerne infatti l’apertura delle dimore storiche sparse nella nostra regione, complessi dei quali spesso si ignora anche l’ubicazione e che invece, una volta resi accessibili, rivelano tutta la loro bellezza. E infatti lo scopo di questa seconda edizione dell’apertura straordinaria delle Dimore Storiche è quello di far conoscere un patrimonio che impreziosisce ulteriormente un territorio il quale, malgrado scempi vari e speculazione edilizia, può vantare ancora una sua organicità storico-culturale. La legge regionale n.8 del 2016 ha appunto istituito la “Rete delle Dimore Storiche del Lazio”, stanziando fondi per la manutenzione e recupero di beni la cui valorizzazione costituisce anche -e soprattutto- una grande opportunità per movimentare il turismo interno (e non solo).11-07_Salotto_delle_Quattro_Stagioni
Turismo che, oltre a presentare scenari di spesso inedita bellezza, quest’anno li rende ancora più interessanti legandoli a spettacoli e percorsi enogastronomici, questi ispirati alle varie e saporite cucine locali. In tal modo si pone maggiormente in risalto un evento già in sé importante, che ora aggiunge alla spesso raffinata eleganza degli edifici storici, castelli, palazzi, semplici ville, il colore di una performance teatrale o musicale e, di contorno, il tipico piatto del territorio. Dunque una vera e propria kermesse tutta da festeggiare, della durata di tre giorni, 25-28 aprile, promosso dalla Regione Lazio con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione dell’Istituto Regionale Ville Tuscolane e Associazione Dimore Storiche Italiane e Associazione Parchi e Giardini d’Italia. Inoltre, per l’aspetto ludico-culinario, Agro Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma per lo sviluppo e promozione del sistema agroalimentare e Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.
129 i siti aderenti alla Rete e 80 quelli visitabili nelle tre giornate di calendario. Tutte le provincie sono rappresentate in maniera egregia e non c’è che l’imbarazzo della scelta. E allora, curiosando nel programma, cito le situazioni a mio avviso più intriganti. In cima metto senz’altro, come suggestione unica, il Bosco del Sasseto e Giardino Cahen d’Anvers, ad Acquapendente, luogo di squisita bellezza e decisamente romantico, dove la vegetazione intorno al castello si combina in scenari fiabeschi, con un che di mitologico (Torre Alfina e la Riserva naturale di Monte Rufeno). Qui è di scena il Teatro di Strada di Diego Grimaldi (26 aprile h.17)e non molto distante, a Gradoli, già famosa per il “Pranzo del Purgatorio”, un altro spettacolo, “Un comico fatto di sangue”, di e con Alessandro Benvenuti, nel bel Palazzo Farnese (25, h.17). E cito ancora la “Danza aerea: spettacolo di acrobatica aerea di Irene Croce” nella scenografica Villa Torlonia a Frascati (25, h.17), il coro acustico “I cimbali” nella medioevale Rocca Janula a Cassino (25, h.17. Li ritroviamo poi il 27 h.12 nell’antica Badia S.Maria della Gloria, ad Anagni ), la musica popolare con “Le 3 Meno Un Quarto” nel Palazzo Doria Pamphili a Valmontone, da poco restaurato, con affreschi di Mattia Preti ed altri (26, h.18,30), “Passeggiata narrata su Pasolini” a Torre di Chia, Soriano del Cimino (27, h.10,30 e 14,30), presentaziome del volume “I Giardini del Lazio” nelle ex Scuderie dello splendido Palazzo Farnese di Caprarola (27, h.11), il Teatro di Strada “Warner” fra le suggestive rovine della un tempo potente città di Castro, distrutta per volere di papa Innocenzo X  (28, h.16,30).

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Per restare a Roma e dintorni cominciamo da Trastevere, dove si trova la Casa di riposo Santa Francesca Romana e la piccola ed interessante chiesa medioevale di Santa Maria in Cappella, nel cui ingresso è inserita la croce giubilare in micro mosaico attribuita al Borromini, opera giovanile (di scena ancora “I cimbali”, 26 h.17). Nel Parco dell’Appia Antica musica con i “Muela Dijeridoo”, nel seicentesco Casale Vignacce (27, h.16) poi, non lontano dall’Urbe, un simpatico laboratorio per bambini, “I Floralia”, nell’arioso Villino Volterra di Ariccia, primi ‘900 (27, h.15), musica con “Italia Migrante” nel complesso conventuale di San Francesco a Roccasecca (27, h.17), musica per arpa con irene Betti alla Casa Gotica di Tivoli (28, h.17), teatro con Eduardo ricciarelli nel Ninfeo bramantesco di Genazzano (28, h.17), “L’una e l’altro”, chitarra e voce evocanti la Roma di Gabriella Ferri nel poco noto ma notevole Castello Theodoli a Ciciliano (28, h.17,30).
E sono solo alcuni esempi scelti in questa tre giorni in cui è possibile la fruizione pubblica di gioielli che fanno parte di un patrimonio da custodire e preservare con amore. La nostra storia, le nostre radici.

Apertura straordinaria delle Dimore Storiche con spettacoli e percorsi enogastronomici, 25-28 aprile. Ingresso libero, è necessaria la prenotazione.  Per informazioni 0632810961 e www.retedimorestorichelazio.it

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